Chirichigno: doveva accadere di Marco Zatterin

Chirichigno: doveva accadere Chirichigno: doveva accadere «Caro Van Miert, non comanda la Stet» i principi basilari che ci hanno permesso di ottenere dei buoni risultati. Sono certo che questa azienda che si va a creare abbia tutti i requisiti che il mercato ha richiesto e applaudito». Si aspettava una decisione così repentina? TORINO. Nel pomeriggio del giorno dopo, dal volto di Francesco Chirichigno non trapela alcun segno di tensione. L'amministratore delegato di Telecom Italia affronta con tranquillità i giornalisti che lo attendono nei corridoi del Lingotto, dove è appena intervenuto sul tema delle politiche per i consumatori. «Sono un manager», risponde a chi gli chiede valutazioni politiche sulla fusione della sua holding nella Stet, a chi lo pungola sul fatto che venerdì sera il suo futuro s'è fatto all'improvviso più incerto. «Non chiedetemi valutazioni che non mi spettano - dice ai cronisti - non sono un politico, ma un manager che cerca di impostare il proprio lavoro per definire obiettivi e progetti, ed ottenere dei risultati se possibili anche migliori». Come giudica la decisione di far confluire la Telecom Italia nella Stet? «Il mio giudizio è positivo in quanto si accelera la privatizzazione. Sono sempre stato un sostenitore di questo processo e ho sempre ritenuto che dovesse realizzarsi nel più breve tempo possibile. E, questo perché l'Italia non deve rimanere indietro; il mercato deve essere liberalizzato al più presto perché si creino le condizioni per creare ricchezza, occupazione ed investimenti». Ma in questo modo ha vinto la Telecom o la Stet? «Non è questo il punto. Io dico che ciò che deve andare avanti è una azienda che sia sempre più conforme alle necessità del mercato, dunque un'azienda che persegua Francesco hirichigno «Mi aspettavo che un giorno ci fosse questa decisione. D'altra parte, sin dal momento stesso in cui il ministro Ciampi ha deciso d'accordo con il governo la fusione fra i due gruppi è stato chiaro che occorresse la decisione strategica di quale parte dovesse inserirsi nell'altra». La nuova società ha già i suoi uomini guida. Qual è la posizione della attuale alta dirigenza Telecom? «E' estremamente positiva. Sin dal primo momento noi abbiamo detto che la problematica di «chi andava dove» era da considerarsi più di facciata che come una questione concreta. Il vero elemento di concretezza sta nel costruire un'azienda che abbia capacità di produrre ricchezza e di internazionalizzarsi». Qualche giorno fa, davanti all'inerzia apparente della privatizzazione delle Tic, il commissario Van Miert si è chiesto se in Italia comandasse la Stet o il governo. Adesso abbiamo avuto la risposta... «Non ha mai comandato la Stet. Se fosse stato così, ci sarebbero state altre cose sino a questo momento...». Francesco Chirichigno Marco Zatterin

Persone citate: Chirichigno, Ciampi, Francesco Chirichigno, Van Miert

Luoghi citati: Italia, Torino