La rivincita di Savonarola
La rivincita di Savonarola La rivincita di Savonarola VIR rixae et discordiae in universa terra)), uomo fomentatore di risse e di discordie in tutta la terra. Così, forse con un po' di esagerazione, è stato definito fra Gerolamo Savonarola. Ebbene, questo frate «rissoso», bruciato in piazza a Firenze alla fine del Quattrocento, si sta avviando ora agli onori degli altari. Alla curia vescovile di Firenze, città di martirio del focoso predicatore, è iniziato il suo processo di beatificazione. E[ da almeno vent'anni che i frati domenicani hanno cominciato ad occuparsi ufficialmente nei propri Capitoli generali della riabilitazione del loro famoso confratello, faccenda all'inizio 70126> 771122"176003 un po' spinosa per via delle resistenze della Sacra Congregazione per le cause dei santi. Ma, dopo i riconoscimenti di papa Wojtyla a supposti «eretici» tipo Galileo o Rosmini, anche per fra Girolamo sembra aprirsi una più facile strada verso una onorata santità. Certo che 1' «avvocato del diavolo» addetto a porre i bastoni fra le ruote del processo canonico non farà fatica a pescare abbondantemente citazioni di offese e insulti alla Chiesa romana, ai papi e ai cardinali nella furente predicazione del frate, quando gridava: «Ribalda Chiesa, peggio che bestia, meretrice che edifica postribolo per tutto», «Papa, papa, non fa che empiersi il ventre e mangiare e lussuriare...», «I prelati fanno peccato apertamente, ognuno li vede giocare e tenere le concubine, hanno addosso il fuoco delle meretrici che li fa infami». Che poi non erano del tutto calunnie, se si pensa che allora sul trono di Pietro sedeva Alessan¬ dro VI Borgia, uomo di mondo, anzi di troppo mondo. Per fortuna, almeno già due papi nella storia si erano detti disposti a dichiarare santo il fiero domenicano bruciato dai fiorentini: Giulio II e Clemente Vili. Un altro papa, San Pio V, aveva per lui grande devozione. E così San Filippo Neri e Santa Caterina de' Ricci, santa fiorentina, stimmatizzata. Anzi, quest'ultima ha già fornito le prove dei miracoli operati su di lei dal Savonarola; guarita da calcoli, da idropisia, da vaiolo, da mal di denti e da mal di stomaco. Senza contare il miracolo che, sia pur per poco tempo, aveva messo in stato di penitenza la città del Magnifico, proclamando Cristo re di Firenze e facendo cantare ai bizzarri fiorentini questa canzone: «Viva viva in nostro core / Cristo re, duce e signore». Domenico Del Rio SERVIZIO A PAG. 21 \
Persone citate: Clemente Vili, Domenico Del Rio, Gerolamo Savonarola, Ricci, Rosmini, Savonarola, Wojtyla
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