Mister McLaren il Bossi del Texas di Paolo Guzzanti

Mister McLaren il Bossi del Texas Mister McLaren il Bossi del Texas texani sostengono che lo Stato della s. :lla solitaria non ha mai perso la propria sovranità e che adesso è semplicemente arrivata l'ora del divorzio. Per rendere più chiaro il concetto McLaren ha vergato un documento con cui ingiunge al governatore George Bush Jr. (figlio dell'ex Presidente) di fare i bagagli. Con calma ha poi spiegato che si tratta di una semplice dichiarazione di guerra: McLaren infatti è di quelli che non alzano mai la voce. Che storia è questa? Un bluff? Semplice folclore? Improbabile, visto che le autorità centrali hanno preso la cosa assolutamente sul serio. E allora, davvero gli americani potrebbero dividersi e combattere una nuova guerra di secessione? Lunedì scorso alla festa per l'incoronazione di Clinton era evidente e commovente la compattezza psicologica del popolo americano, unito in una stretta identità e nei codici di comportamento. Lo avresti detto il popolo più unito del mondo. Forse lo è, ma è un dato di fatto che anche questo Paese diverso da tutti gli altri mostra i sintomi della nuova comune malattia: la sindrome da sfaldamento che colpisce sia il Vecchio che il Nuovo Continente. Ed è una sindrome che non si nutre di ideali romantici, ma di risentimenti e calcoli di bilancio. Il comune sentire si esprime, sia in Padania che nel Texas, più o meno così: siamo abbastanza ricchi da meritare di goderci la nostra ricchezza, senza più condividerla con voi. Nessuno può dire come andrà a finire l'ipotesi di secessione texana, ma dobbiamo abituarci a registrare questi eventi: una misteriosa partita è cominciata fra unità e disgregazioni e sarà la rischiosa scommessa del nuovo secolo. nti nti Paolo Guzzanti nti

Persone citate: Clinton, George Bush

Luoghi citati: Texas