Folena: così si è riusciti a disinnescare lo scontro

Folena: così si è riusciti a disinnescare lo scontro Folena: così si è riusciti a disinnescare lo scontro PROMA IETRO Folena; responsabile «Giustizia e Interni» del partito democratico della sinistra non ha dubbi: sotto il profilo dell'ordine pubblico, la linea fin qui adottata nei confronti degli allevatori, è giusta, perché in questo modo si è evitato il rischio di incidenti, ma è altrettanto giusto che il governo, adesso, lanci con fermezza un monito perché non si verifichino più episodi di questo tipo. Onorevole Folena, i vostri avversari politici sostengono che il governo non na saputo fronteggiare con prontezza l'emergenza causata dalla protesta degli allevatori. Come risponde a queste critiche? «Guardi c'è da dire che forme di lotta così esasperate non si erano mai viste. Certe iniziative così radicali, per quanto possano anche avere alle spalle delle ragioni, costituiscono un campanello d'allarme. Ma lo costituiscono pure per le organizzazioni che rappresentano gli allevatori, perché la protesta è rivolta prima di tutto verso di loro». Lasciando da parte le organizzazioni degli allevatori, lei, onorevole Folena, non pensa che il campanello d'allarme riguardi anche lo Stato? «Io credo che uno Stato democratico non possa tollerare che la propria capitale economica, che è anche una delle maggiori metropoli europee, venga paralizzata per giorni e giorni da una protesta, che nascerà pure dalle migliori ragioni, ma che si pone al di fuori da ogni logica democratica». Eppure qualcuno dice che lo Stato ha tollerato tutto ciò. A suo avviso il governo ha qualcosa da rimproverarsi a questo proposito? «Il governo ha fatto benissimo a depotenziare lo scontro, ad evitare che il conflitto esplodesse in modo irreparabile, però il Paese deve sapere che crisi come questa non si devono ripetere. Le categorie hanno altre possibilità di esporre le loro ragioni. Lo spettacolo delle migliaia di passeggeri che camminavano lungo il viale che porta a Linate ha fatto il giro del mondo, dando un'immagine dell'Italia non certo bella. E quello spettacolo è un moni¬ to, per le organizzazioni delle categorie, che devono recuperare la loro rappresentatività, ma anche per la classe dirigente, per i politici, per il Parlamento, che devono rispondere meglio ai problemi del Paese». Ma le forze dell'ordine non dovevano essere utilizzate per impedire che andasse in scena lo spettacolo di cui lei, onorevole Folena, parla? «Io ho la massima fiducia nel questore di Milano. Eppoi ci saranno state delle buone ragioni dietro la linea che hanno deciso di adottare. Su questo il mio giudizio è positivo. Si è deciso di evitare di gettare benzina sul fuoco, e questo mi pare giusto. Magari tra tanti allevatori poteva esserci qualche infiltrato - in altre epoche è accaduto - e poteva nascere l'incidente. Una cosa, però, deve essere chiara: che il governo dell'Ulivo non accetterà il ripetersi di certi episodi, che il governo dell'Ulivo di fronte all'illegalità agirà con fermezza». [m. t.m.] ss ' SENZA LEGGE acuti, non soltanto ai viaggiatori ma a tutti i cittadini che vedono limitate le loro possibilità di movimento, la via di accesso al lavoro e alla scuola. E' vero, siamo abituati a tollerare troppi atti di indisciplina, basta pensare agli scioperi aerei regolarmente annunciati alla vigilia di Natale o delle ferie, ai ferrovieri che rallentano la velocità dei treni per reagire al disastro di Piacenza, prima ancora che l'inchiesta sia conclusa e siano attribuite le responsabilità. Ma l'attuale protesta, che dura da una settimana, colpisce per la sua platealità e per il grado di inciviltà. Certo, soffia alle sue spalle il vento opportunistico della politica. L'opposizione, e in primo luogo la Lega, ha sposato la causa degli allevatori ribelli. Che, al di là di qualche buona ragione, con¬ A destra Achille Serra, parlamentare di Forza Italia «E' stato giusto evitare di gettare benzina sul fuoco Ma ora basta» W (<<>--y-.r<^>>: y-.r<^>>: tribuiscono a rafforzare l'immagine di un Paese inaffidabile, in cui prevalgono gli interessi corporativi, la propensione ad aggirare gli ostacoli affidandosi allo Stellone o all'indulgenza della cassa pubblica. Ma farebbero male a illudersi. I cittadini, chiamati in questi tempi a severi sacrifici, stenteranno a capire la sollevazione facinorosa di un settore sovvenzionato per tanti anni dal governo. Ci vuol altro, per convincerli, che la distribuzione di latte ai passanti, la condivisione bonaria del pane e salame. Non è davvero questione di merende, né di accomodanti e lattescenti spot televisivi. La sola cosa che conta, tra le oscillanti iniziative del governo, è la decisione, che speriamo ferma, di non trattare con chi viola la legge e supera

Persone citate: Achille Serra, Folena, Stellone

Luoghi citati: Italia, Milano, Piacenza