«Improvvisi» del grande Bunin e il violoncello di Bijlsma

SI FA PRESTO A DIRE CHOPIN SI FA PRESTO A DIRE CHOPIN «Improvvisi» del grande Bunin e il violoncello di Bijlsma E CCOLO di nuovo, reduce da qualche tournée intomo al mondo: il pianista Stanislav Bunin ritorna all'Auditorium della Rai mercoledì 29 alle 21 su invito dell'Unione Musicale (serie pari) per deliziare gli ammiratori con alcune pagine del prediletto Chopin. Si fa presto a dire Chopin: ma molte delle composizioni del grande polacco - soprattutto quelle più facili da ascoltare e più difficili da suonare - sono cadute in mano a esecutori barbari o ipervirtuosistici, oppure ancora falsamente filologici. Invece la musica chopiniana necessita quasi sempre di un tono colloquiale e intimo, che superi nella semplicità dell'eloquio le tremende vette tecniche; una musica, insomma, che - pur se concepita tra sofferenze e ripensamenti - sembri nascere ogni volta dal nulla, con spontaneità. All'improvviso, appunto. Proprio i quattro Improvvisi costituiscono la spina dorsale del programma del concerto: la Fantaisie-Impromptu op. 66, con cui si apre la serata, seguita dalle opere 29 (in la bemolle maggiorei, 36 (in fa diesis maggiore) e 51 (in sol bemolle maggiore); mentre con le quattro Ballate - anch'esse disposte seguendo il numero di catalogo - si chiude la se- A fianco il pianista trentenne Stanislav Bunin in allicciti) all'. Uiditórium della Hai per l'Unione. Musica/c In basso Susy Picchio nel molo di 1 ale.ncie.nne nella «Vedova allegra» in programma all'Alfa conda parte dell'esecuzione. Nato circa trent'anni fa a Mosca da una illustre stirpe di musicisti alla quale appartenevano anche Heinrich Neuhaus, patriarca del pianismo russo contemporaneo, e il compositore polacco Karol Szymanowski, Bunin ha all'attivo un curriculum internazionale da capogiro; il merito del successo va ricercato innanzi tutto nella sua capacità di tradurre i concetti musicali più ardui in linguaggio piano, scorrevole. Una dote che gli ha fruttato - tra l'altro - la vittoria ai concorsi Long-Thihaud di Parigi e Chopin a Varsavia e la conquista di un paio di Grand Prix du disque e di Dischi d'oro in Giappone. La settimana dell'Unione Musicale offre anche un altro appuntamento, di genere assai diverso: l'orchestra barocca Academia Montis Regalis diretta da Luigi Mangiocavallo propone (Conservatorio, sabato 25, ore 21) tre interessanti pagine di Luigi Boccherini, la Sinfonia in re minore op. 37 n. 3 e i Concerti per violoncello e orchestra n. 3 in sol maggiore e n. 10 in re maggiore. Solista al violoncello è Anner Bijlsma, considerato giustamente non soltanto uno dei più grandi strumentisti della sua generazione, ma anche uno dei protago¬

Luoghi citati: Giappone, Mosca, Parigi, Varsavia