Linguaggi del jazz

Linguaggi del Linguaggi del jazz TRE mesi, nove concerti: la rassegna «Linguaggi jazz» torna a proporre, anche quest'anno, un cartellone ragionato che accompagnerà il pubblico, dal 18 gennaio al 5 aprile al Piccolo Regio, attraverso i territori della musica afroamericana, con un'attenzione particolarissima alle esperienze più innovative. Il che non significa perdersi nei fumi di certa solipsistica avanguardia, bensì avvicinarsi al lavoro degli artisti italiani e stranieri impegnati in una «fusione» tra le anime diverse che sono la linfa vitale del jazz contemporaneo. La scelta degli organizzatori il Centro Jazz Torino, con il patrocinio di Comune e Regione è esemplare fin dal primo concerto, sabato 18 gennaio: Franco D'Andrea, il massimo pianista italiano (foto qui a fianco), presenta il suo nuovo quartetto, che lo vede affiancare tre giovani talenti torinesi, il sassofonista Andrea Ayassot, Aldo Mella al contrabbasso e Alex Rolle alla batteria. Altrettanto significativa la presenza di Enrico Rava che, con il suo Electric Five, il 15 marzo presenterà il recente album «Noir». Né manca un maestro dell'avanguardia storica perché il «cool jazz» fu realmente un'avventura d'avanguardia - ovvero quel Lee Konitz (foto sotto) il cui asciutto e affascinante sax alto riascolteremo il 15 febbraio, in duo con il pianoforte del nostro Enrico Pieranunzi. Straordinarie presenze straniere sono quelle del clarinettista Don Byron (sarà al Piccolo Regio il 22 marzo, ma potete ammirarlo in azione anche al cinema se andate a vedere «Kansas City» di Altman, dove interpreta, giustappunto, uno dei musicisti dell'«Hey Hey Club»); dell'eccellente Rova, insuperato quartetto per soli sassofoni; dei trii Relativy e Jazz & String (quanti talenti riuniscono, da Peter Erskine a Bireli Lagrene, a Urbaniak!) ai quali si aggiunge quello del chitarrista francese Tony Petrucciani, padre del più celebre Michel. Ora, potrebbe apparire incongrua la presenza in tale programma di Nicola Arigliano, il 25 gennaio: ma il valoroso «crooner» nazionale rappresenta a tutt'oggi quanto di meglio il canto jazz maschile abbia saputo esprimere in Italia. E dunque ben venga, in una rassegna che della musica afroamericana vuole investigare aspetti «diversi» e in qualche modo «di frontiera». La solitudine del jazz vocalist, nel nostro Paese, è grande: e sia dunque lode e gloria al mitico «Ari». Il quale è, per buona misura, personaggio garbatissimo e fine intrattenitore: e già possiamo prevedere che al Piccolo Regio ci regalerà un concerto godibilissimo, oltre che di alta qualità. IL PROGRAMMA SABAT015 marzo 97 ore 21,15 ENRICO RAVA ELECTRIC FIVE in «RAVA NOIR» Enrico Rava, tromba Roberto Cecchetto, chitarra Domenico Caliri, chitarra Giovanni Maier, basso U. T. Gandhi, batteria SABATO 22 marzo 97 ore 21,15 DON BYRON «MUSIC FOR SIX MUSICIANS» Don Byron, clarinetto James Zollar, tromba Edsel Gomez, pianoforte Leo Traversa, basso Ben Wittman, batteria Milton Cardona, congas SABATO 5 aprile 97 ore 21,15 TONY PETRUCCIANI TRIO Tony Petrucciani, chitarra Marc Peillon, contrabbasso Guy Ould-Yahoui, batteria Tutti i concerti si terranno al Piccolo Regio piazza Castello 215 Vendita biglietti senza maggiorazione presso Associazione Culturale Centro Jazz Torino Via Pomba 4-10123 TORINO Tel. 011/884477 Fax 011/8126644 e dalle ore 20,30 alla Cassa del Piccolo Regio il giorno del concerto. POSTO NUMERATO L. 25.000 INGRESSO L. 20.000

Luoghi citati: Italia, Kansas City, Torino