Testimoni all' Alfieri

f all'Alfieri f all'Alfieri f (Pier Maria Cecchini) che si occupa di loro nome in codice CI - con l'incarico di proteggerli e di addestrarli. Questi è una specie di aguzzino implacabile, che li spia e li vessa. Il «piano» mira a un condizionamento totale dei soggetti, che permetta loro di acquisire una nuova personalità. Dopo aver compiuto il proprio dovere di cittadini, Franco e Marco dovranno infatti affrontare una nuova esistenza, con identità, città, nome e lavoro cambiati per sempre. Di qui, pian piano, l'attuazione di una progressiva cancellazione delle loro radici, in una situazione di tensione emotiva spinta al massimo, di paura, di isolamento, di confusione psicologica. Alla fine, ecco arrivare il momento del processo. Invece dell'attesa «liberazione», i due poveri testimoni si ritrovano senza più un passato da ricordare e con davanti un futuro incerto. E a peggiorare le cose, contro ogni logica, ci si mettono pure i giudici, che non gli CARIGNANO, LA ESDRA E' ANTIGONE rata il modello sublime della poesia tragica, sino a tempi più vicini ai nostri, basti pensare alla rilettura che ne fece anni or sono il Living Theatre. Perché il gesto eroico e fatale di Antigone, figlia di Edipo, chiude sì la saga di una famiglia maledetta e perseguitata come nessun'altra mai dagli dei e dal fato, ma al medesimo tempo si connota come paradigma universale della ribellione dell'individuo alla fredda logica della ragion di Stato. Antigone si batte e sceglie di morire perché non può sottrarsi ad una propria legge morale, più forte di quelle imposte dalla società in cui vive. Antigone è l'irrazionalità dei sentimenti contro le convenzioni del potere costituito. E' la ferrea determinazione che anima un atto di pietà e di coraggio, talmente lucido e consapevole da apparire folle. La storia è nota: alle porte di Tebe, dopo una guerra fratricida che ha visto contrapposti i due figli maschi di Edipo, Eteocle e Polinice, giace il cadavere di quest'ultimo, il traditore, colui che ha osato assediare la pa¬ tria difesa dal fratello. I due uomini si sono dati reciproca morte in uno scontro: Eteocle ha ricevuto la giusta sepoltura, Polinice no. Creonte, fratello di Giocasta e signore della città, ha vietato che avvenga e ha minacciato di morte chiunque osi opporsi al suo volere. Restano le due figlie di Edipo, Antigone e Ismene. La prima cerca di convincere la sorella a disubbidire con lei ai voleri dello zio, le parla di una giustizia che non ha nulla a che vedere con le leggi scritte dagli uomini. Ma Ismene non capisce; non solo non accetta, credono, e gli avvocati e i giornalisti, che gli tendono un vero e proprio assalto. Sono Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi i due protagonisti della pièce, due figli d'arte amici anche nella vita reale, che da qualche anno lavorano spesso insieme, a teatro e al cinema. Lo spettacolo, che unisce toni comici, surreali e noir, ha fin qui avuto giudizi discontinui sui media, per come tratta un argomento a dir poco delicato. Dove vuole arrivare l'autore - si chiedono in sostanza molti critici -: a dire che bisogna pensarci due volte prima di aiutare la giustizia? Al pubblico torinese, ora, la sentenza. Testimoni. Teatro Alfieri, da martedì 21 a domenica 26 gennaio. Orario: 20,45 nei giorni feriali, 15,30 festivi. Biglietti: Platea 40 mila, galleria 32 mila; Informazioni in teatro, piazza Solferino 4, tel. 562.38.00, dalle 9 aUe 19. Cristina Caccia cerca anche di dissuadere Antigone dal suo proposito, le ricorda la loro condizione di donne deboli e sottomesse per natura, inadatte alla lotta e alla ribellione. «Nell'azione - dirà Ismene alla sorella - varcare i propri limiti è follia». E così Antigone agirà sola. Così diventerà folle agli occhi dei suoi concittadini. Così rappresenterà per sempre la sorella che avremmo voluto seguire, che vorremmo essere, {ni. b.j Antigone. Teatro Carignano (piazza Carignano 6, tel. 517.62.46), dal 21 al 26 gennaio. Ingresso 38 mila. Un momento dell'«.Antigone» del Centro Diaghilev

Persone citate: Alessandro Gassman, Cristina Caccia, Diaghilev, Gianmarco Tognazzi, Living, Pier Maria Cecchini