Eruzioni da 100 chilometri
Eruzioni da 100 chilometri Eruzioni da 100 chilometri Ciclopiche attività vulcaniche nel Tongariro National Park lago contenuto nel suo cratere ha scaricato un'immensa quantità d'acqua che ha fatto straripare il fiume Whangaehu spazzando via un ponte pochi minuti prima del passaggio di un treno, provocando 153 vittime. E l'anno scorso la cenere spinta dal vento ha costretto l'aeroporto internazionale di Auckland, situato 350 chilometri a Nord, a chiudere più volte. Ecco perché i neozelandesi sono attenti alle notizie - su frequenza delle scosse e altezza della colonna di cenere - fornite ogni giorno dall'Institute of Geologicai and Nuclear Sciences attraverso radio e tivù. La Nuova Zelanda è un Paese ad alto rischio sismico: appoggia su un segmento dell'anello di fuoco in cui convergono due dei grandi scudi che formano la crosta terrestre, quello del Pacifico e quello Indo-australiano. La frizione fra i due scudi provoca la liquefazione delle rocce che formano la crosta, il risultato della fusione dei minerali è un magma meno denso del materiale circostante che emerge attraverso crepe del terreno e forma i vulcani. E' un processo geofisico tuttora attivo: Rangitoto, un'isola della baia di Auckland, è emersa dal mare meno di 800 anni fa. La Nuova Zelanda è la parte emersa del mondo marino che la circonda: uno scenario di crinali e valli sommerse, pareti ripide, increspamenti e piani testimo¬ nia che qui la crosta terrestre è stata accartocciata creando gigantesche pieghe e movimentata da fessure e vulcani sottomarini. L'Isola del Nord, dove si trova il Ruapehu, è caratterizzata da una cintura di 150 vulcani in parte attivi - che si snoda per oltre 200 chilometri tra White Island (nella Bay of Plenty) e il monte Egmont. E ha il suo epicentro nel Tongariro National Park, dominato da tre coni attivi: Ruapehu, Tongariro e Ngauruhoe. Ruapehu - nella lingua maori questa parola significa «buco esplosivo» - è il più alto vulcano dell'isola (raggiunge i 2796 metri) e ha una cima piatta lunga tre chilometri dove si trovano sei distinti ghiacciai e IL monte Ruapehu è tornato a esplodere. Nell'ultimo anno le eruzioni si sono susseguite con tre fasi violente nel settembre 1995 e nel giugno e luglio 1996. Manifestazioni naturali con colate di lava, lancio di massi e nuvole di cenere che s'innalzano per migliaia di metri prima di ricadere in un raggio di oltre 100 chilometri. Uno spettacolo che la televisione neozelandese Tvnz non si è lasciata sfuggire, anche se agli antipodi il fenomeno non è poi così originale. Il Ruapehu ha eruzioni frequenti, le ultime sono state nel 1861, 1945, 1947, 1953, 1969, 1975 e 1988. Nel 1953 ha provocato il più grave disastro naturale della Nuova Zelanda: il il ribollente Crater Lake. La vegetazione del parco è mutata a seguito delle eruzioni, soprattutto di quella colossale del vulcano Taupo che nel 186 d. C. devastò la regione: sputò 100 chilometri cubi di materia e liberò una cascata di lava che
Luoghi citati: Nuova Zelanda
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