Un sito per salvare i gorilla

Un sito per salvare i gorilla Un sito per salvare i gorilla CHI vuole adottare Amy? Precisiamo subito che Amy è un piccolo gorilla di montagna nato in questi mesi sulle pendici del Virunga, il massiccio vulcanico dell'Africa equatoriale. L'adozione (a distanza, beninteso) del giovane gorilla costa soltanto trenta dollari, in cambio dei quali, oltre a una T-shirt e alla foto di Amy, si riceveranno periodici rapporti sulla sua crescita e sui suoi progressi. Questa è una delle tante iniziative promosse dal Diane Fossey Gorilla Fund e l'indirizzo su Internet è: http://voyager.paramount.com/ CSave.html La Fondazione, impegnata nello studio e nella difesa dei celebri «gorilla nella nebbia», è ospitata in un sito sponsorizzato dalla casa cinematografica Paramount. «La situazione denunciano i responsabili della Fondazione - è drammatica. Se continueranno le interferenze dell'uomo nelle foreste africane e se non ci sarà un intervento immediato da parte dei loro cugini più prossimi, cioè noi e voi, i gorilla di montagna potrebbero scomparire prima della fine del secolo». Il progetto più ambizioso della Fondazione prevede anche l'uso del laboratorio radar che si trova a bordo dello shuttle «Endeavor» per un'indagine sul territorio e sulla popolazione dei gorilla, i quali si stanno spostando verso le foreste dell'Uganda, costretti ad abbandonare i loro territori che le vicende drammatiche del Ruanda e dello Zaire hanno reso insicuri. Per allargare la ricerca a tutti i primati, ci si può collegare con il sito creato da Tim Knigh di Seattle: http://www.selu.com/bio/ Qui è possibile trovare gli indirizzi di tutti i centri e le associazioni che si occupano di primati e inoltre si può visitare la «Galleria dei primati» che raccoglie centinaia di immagini, fotografie e disegni, su tutte le specie viventi di questo importante ordine di mammiferi, al quale noi stessi apparteniamo. Da uno dei collegamenti di Tim Knigh, siamo arrivati al progetto più rivoluzionario in difesa dei primati: il Gap, Great Ape Project, reperibile a questo indirizzo di Internet: http://envirolink.org/arrs/gap/ gaphome.html L'iniziativa, l'unica che probabilmente sarebbe in grado di garantire la sopravvivenza, è stata presentata due anni fa a Londra dai massimi studiosi del settore. Obiettivo dei promotori è l'estensione dei diritti umani a tutte le scimmie antropomorfe, con la richiesta all'Onu di una dichiarazione ufficiale che li possa proteggere, evitandone l'estinzione. «Noi chiediamo che tutte le grandi scimmie, essere umani, scimpanzé, gorilla e oranghi dicono i responsabili del Gap vengano considerate "persone", con gli stessi diritti fondamentali, il diritto della vita e alla libertà individuale, e che ci sia una netta condanna per ogni forma di tortura». Fra le interessanti pagine curate dal. Gap c'è anche un modulo di adesione all'iniziativa: chi è d'accordo se lo può stampare per poi spedirlo all'Associazione dopo averlo compilato e sottoscritto. [f. pe.l A fianco le immani colonne di fumo, cenere e vapori del vulcano neozelandese Ruapehu, nel corso dell'eruzione dell'anno scorso creato nel 1887, dopo che il capo maori Horonuku Te Heuheu Tufino donò il territorio allo Stato perché fosse protetto. Per la mitologia maori le manifestazioni geotermiche sono il dono delle divinità polinesiane, che ascoltarono la preghiera rivolta loro - dagli antenati giunti nell'isola - per essere scaldati in questa terra fredda. La regione di Rororua, a Nord del parco, è un mosaico bollente di vulcani, geyser, pozze di fanghi e sorgenti sulfuree. Lo scrittore Bernard Shaw, dopo una visita a Rotorua nel 1934, dichiarò: «Sono contento di essermi così avvicinato all'inferno e di poter ritornare». Marco Moretti

Persone citate: Bernard Shaw, Diane Fossey, Marco Moretti

Luoghi citati: Africa, Londra, Ruanda, Seattle, Tufino, Zaire