Per i pianeti un album di famiglia di Piero Bianucci
SCAFFALE SCAFFALE Per i pianeti un album di famiglia QUANDO la Nasa rielaborò le immagini della superficie di Venere trasmesse nel '93 dalla navicella «Magellano», fu accusata di essersi prese troppe libertà: le montagne vi apparivano ingigantite grazie a un aumento di 22 volte della scala verticale e i colori giallo e grigio suggerivano un'idea forzata dell'attività vulcanica del pianeta. In effetti sappiamo ben poco sul colore dominante del paesaggio di Venere: le immagini radar non ci danno informazioni in proposito. L'elaborazione al computer con colori artificiali rende però molto più comprensibili le immagini, non solo all'uomo della strada, ma agli stessi scienziati. Così, oggi, le tecniche di trattamento delle immagini sono un fatto scontato: ed è proprio grazie ad esse se possiamo avere questo meraviglioso atlante del sistema solare scritto dal collaboratore della Nasa Nicholas Booth e curato, per l'edizione italiana, da Walter Ferreri. Le sonde spaziali nel trentennio 1960-90 hanno compiuto la straordinaria impresa di trasformare le vaghe conoscenze dei pianeti e dei loro satelliti in un capitolo della geografia: conosciamo ormai la superficie di Venere e di Mercurio, le valli e i vulcani di Marte, i crateri dei satelliti di Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno quasi con la stessa precisione con cui gli atlanti delineano la superficie terrestre. E questo libro è il più aggiornato riassunto divulgativo delle nuove conoscenze: non dovrebbe mancare nelle biblioteche, nelle scuole e nella libreria di chiunque abbia curiosità per il «villaggio planetario» al quale la Terra appartiene. Nicholas Booth: «Il sistema solare», De Agostini, 170 pagine, 59 mila lire Molti libri oggi presentano gli ultimi spettacolari risultati della cosmologia, la scienza che studia l'universo nel suo insieme: origine ed evoluzione. Rari sono invece i libri che diano conto del percorso intellettuale, spesso tortuoso, che ha permesso di arrivare a quei risultati. Si perde così il senso storico delle attuali conoscenze, e quindi anche la percezione di quanto queste conoscenze, benché suggestive, siano precarie e provvisorie. Il saggio di Masani, già professore di astrofisica all'Università di Torino, recupera proprio gli aspetti storici della ricerca, mostrando come nuovi strumenti d'osservazione e nuovi strumenti culturali (come la fisica atomica e nucleare) abbiano portato agli attuali sviluppi della cosmologia. Particolarmente interessante è l'ultimo capitolo, che si spinge verso una sintesi ulteriore: l'integrazione dell'aspetto biologico nella cosmologia. Una prospettiva di ampio respiro che va al di là della scienza in senso stretto per far propri i più profondi interrogativi filosofici e religiosi. Alberto Masani: «La cosmologia nella storia fra scienza, religione e filosofia», La Scuola, 410 pagine, 50 mila lire Tra l'estremamente grande e l'estrema.nente piccolo, l'uomo, con le sue dimensioni dell'ordine di un paio di metri, occupa una posizione intermedia. Il limite del microcosmo è rappresentato dalla «lunghezza di Planck»: qualcosa di più piccolo è difficilmente immaginabile perché, per «vederlo» occorrerebbe una radiazione così energetica che i suoi «granuli» si trasformerebbero in buchi neri. Il limite del macrocosmo è invece costituito dal fronte di espansione raggiunto dalle galassie più lontane, un viaggio che iniziò circa 15 miliardi di anni fa. L'esplorazione di questi limiti e di tutto quanto sta in mezzo ad essi è stata compiuta in gran parte negli ultimi novant'anni grazie ai grandi acceleratori di particelle subnucleari, ai grandi telescopi e alle sonde spaziali. Questo libro splendidamente illustrato ce ne fornisce una panoramica molto semplice ed efficace, mostrando come la microfisica e la macrofisica negli ultimi anni si siano praticamente fuse, contribuendo a chiarire reciprocamente i loro problemi. L'introduzione è di Stephen Hawking. Fraser, Llllestol, Sellevag: «Nel mistero dell'universo», De Agostini, 144 pagine, 59 mila lire Piero Bianucci
Persone citate: Alberto Masani, Fraser, Giove, Nettuno, Nicholas Booth, Planck, Saturno, Stephen Hawking, Walter Ferreri
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