La guerra delle sante spoglie di Aldo Baquis
La guerra delle sante spoglie La guerra delle sante spoglie Un Rambo trafuga la salma di un rabbino TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Nel frattempo la Setta Odesser ha sviluppato una messianica impazienza e i suoi seguaci hanno tappezzato le strade e i taxi israeliani con il loro slogan INa-nah-Nahman-me-Oman) che - affermano «porta fortuna a chi lo pronuncia». Tre mesi fa due emissari della Setta Odesser hanno tentato invano di trafugare i resti del loro maestro, scavando un tunnel sotterraneo. I dirigenti dei timorati di Breslav hanno reagito «fortificando» la tomba con una struttura di cemento armato e con sofisticati apparecchi elettronici antifurto. Ciò nonostante, secondo Shreiber, il colonnello Shmuel - un ex ufficiale dell'unità antiterrorismo israeliana vicino all'estrema destra del Kach - è riuscito a superare questi ostacoli e a portare il cadavere del «rabbi» in un Paese europeo dove adesso attende un segnale per completare la sua missione a Gerusalemme. I timorati di Breslav hanno smentito ieri che le spoglie del maestro siano state trafugate, ma il vicesindaco di Gerusalemme Nissim Zeev sta già facendo i preparativi per seppellirle nel cimitero di Har ah-Menuchot. Dal suo nascondiglio il colonnello Shmuel ha fatto sapere di avere un piano di riserva: l'autorità nazionale palestinese, ha detto, gli ha già concesso di seppellire il rabbino (dietro compenso) in Cisgiordania: a Nablus, oppure a Hebron. Una nuova pagina nelle peripezie del rabbino Nahman di Breslav, morto in odore di santità due secoli fa a Oman (Ucraina), è stata scritta venerdì scorso quando un'unità di israeliani guidati da un misterioso «colonnello Shmuel» ha trafugato i suoi resti e si accinge ora a portarli nella terra d'Israele. Ad accrescere lo sbigottimento tra gli zeloti israeliani è sopraggiunto il primo rapporto reso dal «colonnello Shmuel» al giornalista ultraortodosso Yehonatan Shreiber secondo cui nella tomba non c'era uno scheletro bensì un cadavere ben preservato. I protagonisti della singolare operazione segreta militano in una fazione minoritaria (la «Setta Odesser») dei timorati di Breslav. In passato le due scuole di pensiero hanno ingaggiato un'aspra battaglia teologica. Nei collegi rabbinici si insegnava che sul letto di morte il mitico rabbino Nahman aveva espresso desiderio di restare in Ucraina. La corrente massimalista insisteva invece per portarne le spoglie a Gerusalemme. Sullo sfondo ci sono formidabili interessi economici. I Timorati di Breslav gestiscono infatti una linea di voli charter fra Tel Aviv e Oman sfruttata ogni anno da migliaia di zeloti: se il rabbino fosse trasferito a Gerusalemme, quegli introiti si estinguerebbero. Aldo Baquis
Persone citate: Nissim Zeev
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