In banca scende il denaro Maastricht è più vicina

In banca scende il denaro Maastricht è più vicina In banca scende il denaro Maastricht è più vicina Bocciati quindici istituti probabile resta quello indicato dal ministro Dini, 15-20.000 miliardi) sarebbe inserita in una cornice più ampia. MONETA UNICA. «La riduzione del tasso di sconto dimostra che la Banca d'Italia e i mercati assegnano una elevata probabilità all'Italia di riuscire a far parte dal primo momento dell'unione monetaria europea» dice il direttore generale dell'Imi Rainer Masera. E' im giudizio significativo perché Masera oltre che banchiere ed ex ministro è un economista monetario e un buon conoscitore della Banca d'Italia. Finora il governatore Antonio Fazio era stato accusato di scarso entusiasmo verso l'«Euro». La sua decisione sembra essere maturata bruscamente nella mattina di martedì, sulla base di una analisi dei dati di mercato. COSTO DENARO. Tutti se la prendono con le banche, incitandole a ridurre gli interessi sui prestiti: in- LA REAZIONE DI CONFINDUSTRIA AROMA TTENTI al dollaro. Ma senza paura. Innocenzo Cipolletta, direttore generale della Confindustria, non si dice preoccupato della continua ascesa della moneta americana. Ma di altro. Che succede con il dollaro? «Dollaro forte vuol dire lira forte. Ma essere agganciati al dollaro significa essere meno legati alle monete dell'euro verso le quali dobbiamo tendere». Come comportarsi allora? «La riduzione del tasso di sconto è già un tentativo di ancorarsi alle monete europee». Il dollaro sale, la lira ha guadagnato sul marco: problemi per l'industria? «Non ci sono problemi maggiori di quelli del passato con l'inflazione più alta. Per fortuna l'inflazione industriale (i prezzi alla produzione) è più bassa dell'indice dei prezzi al consumo: tra 0 e 1%. Così ri cambio si può difendere». Difficoltà per l'export? «Non ci sono eccessive difficoltà. Se il dollaro si rafforzasse troppo, ci FUTURE E OPTIONS ROMA. Raffica di retrocessioni tra gli operatori principali del Mif (Mercato italiano future) e del Mto (Mercato telematico delle options). Dopo la verifica annuale dei requisiti quantitativi, la Banca d'Italia ha declassato a dealer cinque intermediari del mif e dieci del mto che non hanno raggiunto le quote di mercato: rispettivamente 5 mila e mille miliardi. Sul miT sono stati bocciati il Banconapoli, il Rolo Banca, l'Iccri, la Cassa di San Miniato e Mercati Finanziari sim. Sul mto le retrocessioni riguardano il Credit, la Deutsche Bank, il Banconapoli, il Banco di Sardegna, la Popolare di Milano, il Rolo Banca, la Bna, la Popolare di Novara, la Cariverona e l'Eptasim. Con la retrocessione a dealer, gli intermediari non possono più esporre quotazioni, ma solo applicare sui circuiti i prezzi fatti da altri. dustriali, commercianti, artigiani e agricoltori, sindacati e partiti, governo e opposizione, associazioni dei consumatori e così via. Ieri l'unico annuncio ufficiale è venuto dal San Paolo di Brescia, che ab¬ bassa il prime rate (tasso per i clienti migliori) dal 10,50% al 9,75%; ma secondo i dati rilevati dall'Associazione bancaria italiana, il prime rate medio del sistema si colloca già al 9,75%. Ciò che im-

Persone citate: Antonio Fazio, Dini, Innocenzo Cipolletta, Mercati, Rainer Masera

Luoghi citati: Brescia, Italia, Masera, Milano, Novara, Roma, San Miniato, San Paolo