Amore e morte in cattedra

IL GIALLO DI BOLOGNA IL GIALLO DI BOLOGNA Amore e morte in cattedra Quel sangue che sconvolse una città Spero che l'estradizione sia concessa presto e che possa scontare il resto della pena in Italia. Meglio anche per lui: può pagare i suoi debiti con la giustizia e reinserirsi poi nella società, cessando la sua esistenza di clandestino». Con altri studiosi e amici, Barilli ha istituito un Premio Alinovi «per tenere in vita la memoria di Francesca». Quest'anno il riconoscimento è stato assegnato a due giovani artisti di graffiti, Monica Cuoghi e Claudio Corsello, inventori della paperina a zampe lunghe «Pea Brain», che appare su molti muri della città, diventato ormai un marchio della produzione artistica «underground» targata Bologna. A Francesca Alinovi sarebbe senz'altro piaciuta. Il corpo stilizzato della paperina spicca sui muri dell'università bolognese; ha soppiantato i simboli e gli slogan della fine degli Anni 70, quando si confrontavano l'ala creativa del movimento studentesco e quella dura e violenta della P-38. La portineria del Dams è zeppa di annunci: «Ragazza americana cerca una camera singola da subito, massimo 500 mila lire al mese»; «Offro posti letto in camera doppia a ragazze a 400 mila lire mensili, spese incluse». E' cambiato qualcosa al Dams dal giorno del delitto? Renato Barilli respinge con un po' di fastidio la domanda: «Bisognerebbe scrivere un saggio di sociologia. Da allora è cambiata l'Italia, ovvio che sia cambiato il Dams». L'assassino della ricercatrice universitaria avvenne a sei mesi da un altro misterioso delitto: Angelo Fabbri, letterato, discepolo e collaboratore di Umberto Eco, fu pugnalato l'ultimo dell'anno del 1982. Dopo il ritrovamento del corpo martoriato da 47 coltellate di Francesca Alinovi, nel giugno dell'83, per settimane si parlò di un killer degli intellettuali e il Dams tenne banco nelle pagine della cronaca nera. Il collegamento tra i due omicidi fu giudicato da Barilli «arbitrario» e dagli investigatori «una pura coincidenza». più fragile e a lui quello più aggressivo. Accuse d'impotenza sessuale, litigi anche violenti e abusi di droga, a complicare il quadro, a rendere più interessante il «giallo del Dams». Con l'arresto di Ciancabilla, a Bologna il dibattito ricomincia. Ed è proprio il timore per la ripresa di questo «calvario con foto, articoli e televisione» che impedisce alla sorella maggiore di Francesca, Brenna Alinovi, di gioire per la notizia che arriva da Madrid: «Mi telefonano gli amici e mi dicono: ora sarai contenta. No, non sono contenta, perché riesplode tutto, ci sentiamo di nuovo coinvolti. All'inizio desideravo che lo trovassero, ma adesso, dopo 13 anni, non ne voglio più sapere nulla. Per me è come se non esistesse». Asciutto anche il commento di Renato Barilli, che di Francesca fu maestro e amico fraterno: «Sono sempre stato convinto della colpevolezza di Ciancabilla: non posso che compiacermi del fatto che sia stato arrestato. Meglio tardi che mai. CBOLOGNA LAN CAB ILLA? E chi è?». Tra gli studenti del Dams, il dipartimento di arte, musica e spettacolo dell'ateneo di Bologna, fucina di talenti che annovera anche Umberto Eco fra i docenti, sono in pochi a ricordarsi di Francesco Ciancabilla e di quell'efferato delitto che nel 1983 colpì l'intellighenzia universitaria, riempiendo le chiacchiere delle osterie, delle gallerie d'arte e dei bar. Per cinque anni la città si appassionò e si divise e l'inchiesta scavò a fondo, impietosamente, nelle vite dei protagonisti: Francesca Alinovi, 35 anni, allieva di Renato Barilli, critica d'arte bella e brillantissima che per prima portò in Italia da oltre Oceano la Graffiti Art; Francesco Ciancabilla, 23 anni, studente di Pescara, un po' pittore, un po' fotografo, che, secondo Francesca, suo pigmalione, avrebbe ben presto sfondato. Legati da un rapporto tormentato, sfociato poi in tragedia, dove spesso le parti s'invertivano, destinando a lei il ruolo In alto Francesca Alinovi. Nella foto grande un sopralluogo nell'appartamento della vittima nell'83. Sopra Francesco Ciancabilla Marisa Ostolani IL TEMPO CITTA' ESTERE min max min max Amsterdam -1 5 variabile Lisbona 5 16 sereno Atene 8 13 nuvoloso Londra 3 8 pioggia Bangkok 23 32 sereno Los Angeles 11 14 pioggia Berlino 1 5 variabile Madrid 11 6 sereno Bruxelles 6 11 sereno Montreal -13 -7 variabile Bucarest -I 4 sereno Mosca -6 -4 nuvoloso Budapest -6 0 sereno New York 1 3 nuvoloso Buenos Aires 21 34 sereno Parigi 8 10 sereno Copenaghen 2 0 nuvoloso Pechino -5 1 nuvoloso Dublino -2 4 nuvoloso Praga -2 0 nuvoloso Francoforte 0 4 nuvoloso Rio de Janeiro 24 33 nuvoloso Gerusalemme 5 11 nuvoloso Sofia -1 2 variabile Ginevra 3 5 nuvoloso Sydney 19 28 nuvoloso Helsinki 0 1 nuvoloso Tokyo -2 5 sereno Johannesburg 16 25 pieggia Varsavia -1 1 nuvoloso II Cairo 8 17 nuvoloso Vienna -3 0 nuvoloso LA VITTORIA DEL SERENO. La situazione meteo sulla nostra Penisola resta saldamente in mano all'alta pressione. Il braccio di ferro tra questa e la circolazione depressionaria presente sul Mediterraneo occidentale volge infatti a favore dell'alta pressione. Pertanto per i prossimi giorni con la pressione in ulteriore aumento alla depressione non resterà altra strada che quella del Nord Africa. Fino a tutto sabato avremo quindi temperature eccezionalmente miti ed irregolari velature del cielo. Tendenza per dopodomani. Al Nord, sulla Toscana e lungo le regioni adriatiche prevarrà il ciclo poco nuvoloso. Al Sud nuvolosità irregolare. DOMANI. Ancora velature del cielo sulle regioni di Ponente ma meno frequenti al Nord. Dopo il tramonto nebbie e foschie al Nord e lungo le regioni tirreniche. Insisteranno i venti sciroccali ma in fase di attenuazione. Le temperature non subiranno variazioni apprezzabili. OGGI. Sulle regioni nordoccidentali, Sardegna e regioni tirreniche irregolarmente nuvoloso per nubi alte che velano il cielo e lasciano filtrare il sole. La nuvolosità sarà più spessa sul settore di Nord-Ovest dove non mancherà qualche locale pioviggine. Sul resto della Penisola poco nuvoloso.