Un'altra frana A Napoli toma il terrore

Due feriti Due feriti Un'altra frana A Napoli toma il terrore A sinistra il ministro della Difesa, Beniamino Andreatta NAPOLI. Una condotta si squarcia, l'acqua spinta dalla fortissima pressione scende dalla collina e quando arriva a valle è ormai un torrente di fango e detriti che travolge ogni cosa. Auto trascinate via, cantine e terranei allagati, dappertutto ima palude di melma. Sono bastati pochi minuti all'alba di ieri per gettare nell'angoscia un intero rione dove ora l'erogazione dell'acqua è interrotta e la viabilità in tilt. Scenario della frana, ennesimo esempio del dissesto idrogeologico di Napoli, sono via Zanfagna e via Consalvo a Fuorigrotta, dove si è riversata la fiumana precipitata dalla collinetta di via Manzoni, che ha percorso 300 metri prima di arrestarsi. Non c'è scappato il morto stavolta, ma si sono vissuti attimi di paura. Un'anziana donna, Michelina Valerio, di 84 anni, è stata soccorsa nella sua abitazione invasa dall'acqua ed è ricoverata in stato di choc. Due agenti di polizia si sono leggermente feriti nel tentativo, riuscito, di cstrarre una donna dall'abitacolo della sua auto travolta dal fango. Per alcune ore le corse della ferrovia Cumana, che collega il centro con la zona Flegrea, sono state sospese in attesa che i vigili del fuoco e i tecnici verificassero lo stato dei binari che si temeva fossero stati danneggiati dalla frana. Le cause dell'incidente sono state spiegate da Giuseppe Bruno, direttore generale doll'Arin, l'Azienda municipalizzata dell'acquedotto napoletano. Le violente piogge dei giorni scorsi - ha detto - hanno determinato il cedimento del terreno ai piedi della collina di via Manzoni dove si trova «la camera di manovra» che alimenta il quartiere di Fuorigrotta e parte di quello di Bagnoli. Dal cedimento della struttura è derivata la rottura della condotta con la fuoruscita dell'acqua. Il responsabile dell'Arin ha assicurato che l'azienda conta oggi stesso di ripristinare l'erogazione nell'intera zona. Così come è probabile che torneranno nelle loro case le famiglie sgomberate per precauzione. Lo smottamento di Fuorigrotta ripropone la questione del sottosuolo di Napoli dove le piogge torrenziali dei giorni scorsi hanno provocato danni un po' dovunque: nei quartieri collinari come alla periferia Nord. E oggi ricorre il primo anniversario della tragedia di Secondigliano dove 11 persone furono inghiottite da una paurosa voragine provocata dall'esplosione per una fuga di gas. Per ricordare l'evento un corteo partirà dal luogo del disastro, una manifestazione organizzata dai parroci che nei giorni scorsi hanno denunciato il malessere delle periferie. Sulla situazione è intervenuto il sindaco Bassolino, che in una lettera al prefetto di Napoli Catalani ha illustrato gli interventi, e le relative previsioni di spesa, che occorrono per i danni provocati dal maltempo delle ultime settimane: 3 miliardi e mezzo di lire per rimettere in sesto le decine di strade interrotte, un miliardo e mezzo per riparare i dissesti prodotti dalle frane nei quartieri collinari, 100 milioni per ospitare negli alberghi le persone sgomberate. NILE W WL CARABINIERI) zione ai concorsi pubblici che finora erano appannaggio solo dei maschi. Questo è un fatto di parità importante». Non avete pensato ad abolire questo tipo di punteggi? «Ma sarebbe stata commessa un'ingiustizia: perché i ragazzi hanno comunque un servizio obbligatorio da prestare al Paese, a differenza delle ragazze per le quali è volontario». zia Bruzzone Enzo La Penna Una sentenza abolisce il divieto

Persone citate: Bassolino, Beniamino Andreatta, Bruzzone, Enzo La Penna, Giuseppe Bruno

Luoghi citati: Napoli