Quote latte, una schiarita

La ricetta di Prodi per le multe: prestiti agevolati e premi a chi riduce l'attività. Nuove contestazioni in Emilia La ricetta di Prodi per le multe: prestiti agevolati e premi a chi riduce l'attività. Nuove contestazioni in Emilia Quote lotte, una schiarita Il governo cerca l'accordo con gli allevatori Una possibilità di schiarita sul fronte delle quote latte: niente di certo, ma il governo, dopo una riunione fiume ha accettato di valutare la richiesta dei produttori che da una settimana sono in rivolta. In mattinata, al Consiglio dei ministri, il titolare delle Risorse Agricole, Pinto, ha relazionato sul caso e il governo ha quindi messo a punto la linea per l'incontro con Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione italiana agricoltori in programma nel primo pomeriggio, a ridosso dell'altro incontro che Prodi ha avuto, più tardi, con i rappresentanti degli allevatori in rivolta. «Nessuna decisione specifica è stata presa», ha fatto sapere Prodi, e un comunicato di Palazzo Chigi informava che il Consiglio dei ministri, confermando il rispetto dei vincoli comunitari, attende elementi che sono in corso di approfondimeto e, sulla base di questi, deciderà le misure di intervento. Quali? Un'anticipazione, poi confermata ufficialmente, l'ha data il presidente della Copagri, Sante Ricci: i 370 miliardi di multa per la sovrapproduzione dovranno essere pagati, ma lo Stato farà indirettamente la sua parte. Gli interventi consisteranno in un prestito quinquennale per un monte complessivo di 350 miliardi, a un interesse del 2,8% che scenderà ancora di un punto per i giovani allevatori. Per questa voce l'onere a carico dello Stato è di 40 miliardi. Altri 40 li metterà a disposizione l'Aima, per l'acquisto delle quote latte che saranno riassegnate con lo sconto del 70% sul prezzo fissato dal Cipe. Sono poi previsti 16 miliardi di «premi» per chi chiude gli allevamenti. Infine ci sono 80 miliardi per un finanziamento di 200 mila lire a capo come compenso per la riduzione del reddito conseguente alla diminuzione produttiva. E, secondo alcuni, qvcst'ultimo intervento, pur «piovendo» su base più ampia, dovrebbe cadere sui 14.500 allevatori che devono pagare le multe. Insomma, ancora una volta è chiaro che si tenta di far riuscire un esercizio di equilibrismo per far digerire all'Unione Europea un piano Assolti i tre ufficiali: l'aereo che precipitò sulla scuola uccise 12 ragazzi ROMA DAL N DAL NOSTRO INVIATO di sostegno che non abbia la sfacciata apparenza di aiuti nazionali al settore. Ed è per questo che tutti gli occhi sono puntati su Bruxelles, dove il Commissario Fischler sta valutando se le misure sono accettabili senza ledere i principi della concorrenza. Una risposta è attesa oggi. Per ora comumnque, Micolini, Bocchini e Avolio, i presidente delle tre confederazioni che si sono confrontate con Prodi, hanno facce scure. Ammettono la buona volontà del governo, ma dicono che le posizioni sono ancora distanti. Il punto non è solo risolvere il problema delle multe, ma di garantire un futuro certo al settore della produzione del latte e la chiave per riuscirci sta in un aumento delle quote produttive. Un match molto duro a livello comunitario che partirà lunedì, con l'impegno, preso oggi da Prodi, di chiedere un aumento di 600 mila Una manifestazione a Roma che ha preceduto l'incontro tra una delegazione di allevatori e il presidente del Consiglio Romano Pr°dl Pr°dl ALLEVATORI NEL MIRINO MILANO ENTRE a Roma cominciava la trattativa tra comitati autonomi e governo per le multe sulle quote latte, la procura milanese apriva un fascicolo sul blocco stradale degli agricoltori in rivolta. Un'inchiesta formale, per il momento a carico d'ignoti, assegnata al procuratore aggiunto Ferdinando Pomarici sulla base di una stringata relazione dei carabinieri di San Donato e di un rapporto, ben più corposo, della Digos. Al centro delle due relazioni i sette giorni di blocco stradale della Rivoltana e delle vie d'accesso che tra l'Idroscalo e Linate portano in città. E un tonnellate per la quota italiana. «Siamo intenzionati a chiudere il problema elle quote - ha detto Bocchini - ma vogliamo un quadro di riferimento preciso». «Continueremo a lavorare - ha aggiunto Micolini - nel difficile compito di trovare un percorso che salvaguardi gli interessi degli allevatori e al tempo stesso si cincili con il concetto di legalità dell'Unione Europea». «La nostra è una posizione di protesta ha concluso Avolio - ma anche di proposta: bisogna trovare il modo di non far gravare le multe sui produttori». E c'è polemica anche sulle cifre presentate a Bruxelles nel 1983: gira voce che le tabelle fornite come base per l'individuazione delle quote italiane riportassero in realtà la produzione di alcuni decenni prima. Il fronte di Coldiretti, Confagricoltura e Cia è comunque compatto, anche per reggere alla a LE MULTE ALL'ITALIA Penalità inflitte dalla Ue nelle precedenti £Qrrip>agne produttive jv. (,n mlllardl dl J/1^^ |^^^ J^ ^^^ 1019 reato ipotizzato: blocco stradale, in base a una legge del 1948. Pena prevista: dai 2 ai 12 anni di reclusione. Il pm Pomarici per ora minimizza parlando di atto dovuto in seguito alla relazione dei carabinieri. E il fascicolo al momento è registrato al modello 44, quello contro ignoti. Ma presto l'inchiesta potrebbe avere indagati in carne e ossa: il rapporto della Digos è infatti ben più corposo di una «stringata» relazione, e annota un elenco di manifestanti che sarebbero stati individuati anche grazie a filmati e fotografie, nonché attraverso il controllo delle targhe dei trattori. Inol¬ pressione della protesta autonoma, che, dopo Milano ha nuovi focolai a Reggio Emilia, dove un gruppo di allevatori si è radunato a un casello dell'autostrada, nel Sud e nella stessa capitale, attraversata in mattinata da un corteo di produttori. E proprio l'incontro di Prodi con i «Cobas del latte» è stata la parte più tesa della giornata: il presidente del Consiglio è sceso sul portone di palazzo Chigi per far entrare una parte della delegazione rimasta fuori per un disguido. Poi è cominciata la trattativa, che è proseguita fino oltre mezzanotte. All'uscita il portavoce dei comitati autonomi produttori di latte, Giovanni Robusti, ha riferito che «il governo ha accettato di valutare le nostre argomentazioni: le multe non sono dovute. Ora aspettiamo che Prodi ci risponda». Vanni Cornerò FONTE: Il Sole-24 Ore/SEI Rapporto della Digos con filmati II sindaco di Segrate annuncia e numeri di targa dei trattori un'ordinanza per sgombrare le vie Eccedenza produttiva (migliaia di tonnellate di latte)

Luoghi citati: Bruxelles, Emilia, Milano, Reggio Emilia, Roma, Segrate