E' psicosi bombe a Washington di Franco Pantarelli

E' psicosi bombe a Washington E' psicosi bombe a Washington Clinton condanna in tv falso attentato anti-aborto NEW YORK NOSTRO SERVIZIO te attorno a quello scoppietto. Numero uno: il fatto era avvenuto proprio a due passi da una clinica in cui si praticano aborti. Numero due: ieri era l'anniversario della sentenza della Corte Suprema che, 24 anni fa, dichiarò l'aborto un diritto costituzionale. Numero tre: per celebrare quell'anniversario c'era in città una manifestazione degli antiabortisti, che poi si è conclusa con una «marcia» verso l'edificio, appunto, della Corte Suprema; e, numero quattro, sempre per celebrare l'anniversario all'Hotel Mayflowers era in corso un «lunch» delle associazioni per la «libera scelta della donna» cui partecipavano Hillary Clinton, Albert Gore e la moglie Tipper. Nello sfondo, naturalmente, i due attentati avvenuti nei giorni scorsi ad Atlanta e a Tulsa, in Oklahoma, con le stesse modalità: prima una bomba di «avvertimento» nei pressi di una clinica e poi una seconda bomba dopo Uno scoppietto nelle mani di un incauto impiegato d'albergo e per un paio d'ore la Washington politica si è sentita al centro della disputa violenta sull'aborto. L'uomo aveva appena finito il suo turno all'hotel Mayflowers e si stava avviando verso l'autobus che lo avrebbe portato a casa. Ha visto a terra uno strano aggeggio, lo ha raccolto e quello gli è scoppiato in mano, facendo il rumore di un petardo. La sua mano ha riportato una leggera bruciatura ma lui non vi ha badato. Visto che stava arrivando l'autobus, si è messo a correre per raggiungere in tempo la fermata. Solo dopo essere arrivato a casa ha visto alla tv il «coverage» del fattaccio. «Un ennesimo attentato degli antiabortisti», dicevano i cronisti, elencando tutte le coincidenze, quasi una congiura del caso, che si erano concentra¬ l'arrivo di soccorritori, poliziotti e giornalisti. Così l'episodio era diventato la prova della «nuova strategia» degli antiabortisti violenti e tutti si aspettavano da un momento all'altro la seconda bomba. La tv parlava di una persona che era stata vista «fuggire dal luogo dello scoppio» e sullo schermo appariva anche Bill Clinton che con aria grave prometteva fuoco e fiamme contro coloro che «cercano di impedire con il terrore l'esercizio di un diritto costituzionale». Il Presidente diceva anche che per il momento ciò che era effettivamente accaduto «non era chiaro», ed a chiarirlo è stato appunto l'impiegato dell'hotel Mayflowers, che ha subito telefonato ai suoi superiori spiegando l'accaduto e precisando che la persona che «fuggiva» era lui che doveva prendere l'autobus. Dopo un po': cessato allarme. Franco Pantarelli

Persone citate: Albert Gore, Bill Clinton, Hillary Clinton, Washington Clinton

Luoghi citati: Atlanta, New York, Oklahoma, Washington