Appalti, arrivano gli 007

Appalti, arrivano gli 007 Appalti, arrivano gli 007 // ministro: presto una nuova legge VARIANTE VALICO tro che ci portavamo dietro, s'è pensato che il modificare le regole servisse anche a moralizzare la situazione». Invece la combinazione non ha funzionato. «Io dico che se facciamo una norma che impedisca questo, e poi una nonna che impedisca quello, e la norma che anziché avere un obiettivo primario ne ha dieci di secondari, rischiamo di fare solo duplicazioni. Ma vuole sapere qual è stato il problema vero della Merloni? L'hanno approvata e subito ne hanno rinviato l'applicazione. Poi mancava il regolamento. E intanto dicevano: aspettiamo la circolare. Insomma, s'incoraggiavano comportamenti non proprio virtuosi». Ma una volta che s'è risolto il nodo della legge, secondo lei, finisce anche l'emergenza morale? «Diciamo che è pronto l'Ispettorato tecnico. Gente che andrà a controllare le cose che si fanno. Poi verrà l'Osservatorio sugli appalti. Infine faremo l'Autorità sugli appalti. E i generali avranno un esercito da comandare». Quelli del Pool, intanto, rivendicano che dopo Tangentopoli i costi degli appalti si sono dimezzati. «Sono convinto anch'io che sia cosi. Tutta questa discussione che s'è fatta sui ribassi eccessivi... Di- Versace e Krizia: avremmo perso affari e miliardi se non avessimo pagato tangenti agli ispettori no fatte rispettando la natura. E così via». Scusi, ma il suo ministero è senza colpe? «Guardi, qui si sono avvicendati tanti ministri che avevano al massimo una prospettiva di sei mesi. Vuole che mettessero in cantiere le grandi riforme? E poi c'è da considerare il decentramento alle Regioni. Un solo esempio. Prendiamo frane e alluvioni: il Genio civile è stato spezzettato e trasferito alle Regioni nel 1977, il ministero resisteva, la legge sulla difesa del suolo è arrivata nel 1989 e più farraginosa di così non poteva essere. Solo adesso, finalmente, sta producendo i primi risultati». Ma lei disegna un disastro! «Lo sfacelo, se così lo voghamo chiamare, è soprattutto la mancanza di strategie. Ma io sono ottimista. Le strategie le faremo. E poi, lo so io per primo, qui mancano geologi, ingegneri, progettisti. Una volta l'amministrazione progettava. I migliori, anzi, uscivano dal corpo degli ingegneri dello Stato. C'erano scuole a cui si accedeva dopo selezioni severissime. Le rifaremo con tempo e buona volontà. La situazione è disastrosa, ma ricomponibile. Le energie umane, in fondo, ci sono. Si tratta di rimotivarle».

Persone citate: Krizia, Versace