E' sparita la Nazionale etiopica di Bruno Bernardi

W sparita la Nazionale etiopica W sparita la Nazionale etiopica In fuga 16 giocatori durante lo scalo a Roma gli altri 16? Mistero. Sono scomparsi nel nulla, volatilizzati. Passati i primi momenti di incredulità, si decide di avvisare la polizia. Dal vicino commissariato arrivano alcuni investigatori che, con l'aiuto di un interprete, cominciano a ricostruire la vicenda. Viene ascoltato il direttore dell'albergo, Alvaro Benedetti: «Hanno abbandonato le stanze molto presto, con le valigie in mano, senza neppure aver fatto colazione», dice. Ma sul pulmino che doveva accompagnarli all'aeroporto, i 16 non sono mai saliti. Passano le ore, i sette vengono trasferiti nel vicino hotel Satellite dove continuano a essere interrogati. «Non sappiamo nulla dei nostri compagni», dice uno di loro, il difensore Zevi Hum Shengata, 20 anni. «Sono spariti airimprovviso», conferma il medico sociale, Zeieiam Adinga. Paradossalmente a loro interessa molto di più il mancato incontro con il Marocco che la sorte dei loro compagni: «A questo punto credo che ROMA. Un giallo in piena regola, con tutti gli ingredienti del thriller. L'ora: le 17,30 di lunedì pomeriggio. Il luogo: l'aeroporto di Fiumicino, settore arrivi internazionali. Personaggi e interpreti: la nazionale di calcio dell'Etiopia, proveniente da Addis Abeba, di passaggio nel nostro Paese (sedici ore soltanto! prima di riprendere il viaggio verso il Marocco, dove è attesa per una partita valida per la Coppa d'Africa in programma domenica a Casablanca. Il volo Ethiopian 710 arriva in perfetto orario. La comitiva sbriga in fretta le formalità e sale sul pullman che li accompagna verso l'albergo Airport, sul litorale di Ostia. La serata passa tranquilla. Si cena tutti assieme, poi a letto presto perché alle 9 è prevista la partenza per Casablanca. La brutta sorpresa arriva al mattino quando il capogruppo della nazionale scende per fare colazione. Incontra i quattro dirigenti accompagnatori e due giocatori. E torneremo in Etiopia mentre per il torneo vedremo che cosa deciderà la Federazione internazionale». Nel pomeriggio entra in scena anche la Digos. Alcuni funzionari arrivano al commissariato di Ostia e vogliono sapere che cosa sta succedendo, visto che di casi simili (e con protagonisti sempre atleti etiopici) se ne sono verificati moltissimi negli ultimi anni. Dei 16 giocatori, intanto, nessuna traccia. In serata, il vicequestore Niccolò d'Angelo fa il punto della situazione: «Quel che è certo è che si tratta - dice - di un allontanamento volontario dei 16 componenti la formazione. Hanno portato via documenti e bagagli. Solo di due abbiamo trovato i passaporti in camera. Stiamo verificando tutte le ipotesi. Finora nessuno si è presentato per chiedere asilo politico». Fatto è che dalla mezzanotte i 16 giocatori, sino a quell'ora «coperti» da regolare visto di transito, sono diventati ufficialmente «clandestini». [c. p.] Bruno Bernardi

Persone citate: Alvaro Benedetti, Fatto, Niccolò D'angelo, Zevi

Luoghi citati: Addis Abeba, Africa, Etiopia, Marocco, Roma