Curiosità e diffidenza

Curiosità e diffidenza Curiosità e diffidenza Ma Anima Mundi si vende o no? Alla libreria Rizzoli di Milano dicono genericamente che c'è «curiosità e richiesta», divisa tra gli «abituali» e il «passaggio». Alla Campus di Torino Piero Femore controlla a videoterminale e annuncia 31 copie vendute nelle prime 24 ore. Vale a dire un centinaio in una settimana. «La curiosità c'è», dice, «dunque, vedremo». Remo Croce, a Roma, parla di una tifoseria al 50% di lettori mirati e al 50% di curiosi. E avverte: «I secondi determinano la storia futura del libro: se quelli lo approvano, avanti. Se quelli lo bocciano, addio». A Genova, in una delle librerie più raffinate, Liguria libri, di Mario Biglino, c'è anche chi scherza fra i banconi sulla contraddizione fra alcune pubblicità e le recensioni poco favorevoli pubblicate accanto. mo; odia il cristianesimo e lo considera la causa della fine di Roma. Teorizza l'inconciliabilità con la morale evangelica per eunuchi. Se qualcuno nutrisse dubbi su ciò, può trovare delle perle nella Sintesi di dottrina della razza o in Imperialismo pagano. Evola detesta il cristianesimo attraverso l'ebraicità di Gesù, per il veleno semitico che contiene. Oppone alla misura, al senso della bellezza classico, il ghigno della scimmia semitica. In questo antisemitismo, Evola è irrecuperabile non solo per un cristiano ma per tutti». Un ritorno del pensiero di Julius Evola? Bisogna stare molto attenti agli effetti dei «mostruosi trapianti» mitico-religiosi nella cultura di og¬

Persone citate: Evola, Julius Evola, Mario Biglino, Piero Femore, Remo Croce

Luoghi citati: Genova, Liguria, Milano, Roma, Torino