Shopping di aziende, nel '96 acquisizioni internazionali aumentate del 30 per cento

Shopping di aziende, nel '96 acquisizioni internazionali aumentate del 30 per cento Shopping di aziende, nel '96 acquisizioni internazionali aumentate del 30 per cento Migliorerà il Banconapoli Mediocredito retrocesso Sotto osservazione la Bnl ROMA. Le operazioni di fusioni e acquisizioni «cross-border», ossia quelle internazionali, realizzate da società con sede in un Paese diverso da quello dell'azienda acquisita, nel 1996 sono diminuite in valore assoluto (5540 operazioni contro le 5952 del 1995), ma sono aumentate del 30% in termini di valore, passando dai 229 miliardi di dollari del '95 (circa 356.324 miliardi di lire) ai 270 miliardi dell'anno scorso (420.120 miliardi di lire). Questi i principali risultati della consueta indagine sulle fusioni e acquisizioni «cross-border» realizzate dalla Kpmg corporate finance. «Il valore delle operazioni transnazionali continua ad aumentare. Uno dei fattori che incide certamente su questa tendenza è che anche le aziende di medie dimensioni si sono affacciate sul mercato delle fusioni e acquisizioni internazionali. Sembrano essersi rese conto che il problema della globalizzazione dei mercati non riguarda solo i giganti», sottolinea Stefano Tanzi, socio responsabile dei settori manufacturing, servizi e government di Kpmg corporate finance in Italia. La classifica delle prime 10 nazioni per numero di operazioni realizzate è continuata anche nel 1996 ad essere dominata da Stati Uniti, Inghilterra e Germania, anche se nel complesso la loro quota di mercato risulta diminuita rispetto agli anni precedenti. ROMA. A conclusione dell'asta per il 60 per cento del Banco di Napoli, l'Ibca ha posto sotto osservazione il rating del Banco per una possibile revisione al rialzo, ed ha contemporaneamente annunciato un possibile declassamento della Bnl. L'agenzia di valutazione britannica ha reso noto che il «creditwatch» riguarda il voto di A3 e di BBB assegnato al debito a breve e lungo termine del Banco di Napoli, oltre che il rating individuale di E. Per Bnl, il possibile declassamento riguarda il rating a breve di Al, il rating sul lungo termine di A+ e il rating individuale di C/D. Non subirà modifiche il rating legale, fissato a 2 per entrambe le banche. Standard & Poor's ha invece confermato i rating del Mediocredito Centrale. L'agenzia statunitense ha anche preannunciato che nelle prossime settimane farà conoscere l'esito del «creditwatch» sulla valutazione della Bnl, sotto esame per un possibile declassamento, e del Banco di Napoli, per il quale invece si profila una promozione. L'istituto guidato da Gianfranco Imperatori, sconfitto dalla cordata rivale Ina-Bnl nell'asta per il Banco, ha visto confermato il rating di A+ sul debito di lungo termine. La prospettiva della valutazione è «stabile», grazie ad una elevata capitalizzazione, un basso profilo di rischio e la garanzia offerta dal Tesoro.

Persone citate: Gianfranco Imperatori, Stefano Tanzi

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Italia, Roma, Stati Uniti