La Borsa arretra, ma promuove l'Olivelli di Valeria Sacchi

Piazza Affari perde lo 0,9%. Il gruppo informatico cede altre attività e incassa 100 miliardi Piazza Affari perde lo 0,9%. Il gruppo informatico cede altre attività e incassa 100 miliardi La Borsa arretra, ma promuove l'Olivelli // titolo guadagna il 2,59% e fa il record di scambi messa, sempre per via dell'andamento troppo sostenuto. Olivetti, insomma, ha marciato controcorrente rispetto ad un listino che ha chiuso con l'indice Mibtel in ribasso dello 0,9%, con ribassi diffusi su tutti i titoli guida. Segno di una valutazione positiva dei mercati. E del resto, anche la Lex Column del Financial Time definisce buona l'operazione. Tanto buona da generare addirittura il sospetto che possa nascondere qualche trucco. Fatti quattro conti, gli operatori ritengono evidentemente che i 450 miliardi portati a casa in dicembre con la vendita di una quota Omnitel a Bell Atlantic, le altre minori dismissioni comprese quelle di ieri, la cessione dei pc, dovrebbero ridurre di parecchio l'è- l'svpmCGilfre ROMA. Le prime conferme dell'inflazione al 2,6% hanno messo le ali al contratto future sui Btp che nella serata di ieri ha macinato un nuovo record raggiungendo quota 131,90. Il mercato, che aveva aperto in ribasso, ha invertito la tendenza nel pomeriggio grazie al recupero delle piazze americane, dopo il discorso rassicurante sullo stato di salute dell'economia Usa tenuto al Senato dal presidente della Fed Alan Greespan. Il Btp future decennale, dopo aver toccato un minimo a 131,20, TESORO ciate ieri, la vendita nel venture-capital porterà a Olivetti 83 miliardi di cui 48 già incassati a dicembre e una plusvalenza di 32 miliardi. I vantaggi derivanti dall'uscita nella attività non italiane di Dsi, completata in gennaio per 4 miliardi, avrà un effetto finanziario di oltre 13 miliardi sulla riduzione dei debiti consolidati. In sintonia con un mercato di Borsa calante, dove è prevalsa una attività volta a realizzare i guadagni accumulati nei dieci giorni precedenti, hanno viceversa marciato ieri altri titoli della scuderia De Benedetti come Cofide e Cir. La prima ha ceduto oltre l'8%, la seconda ii 7,42%. Ma del n;sto entrambi i titoli avevano recentemente corso molto. Con l'uscita da Valeo e Cofir per un importato complessivo vicino ai 2100 miliardi, la situazione finanziaria consolidata della holding Cir, che a giugno '95 era negativa per 1700 miliardi, a fine anno si era riportata in attivo di oltre 350 miliardi. Secondo fonti del mercato, il consiglio Cerus di fine mese potrebbe inoltre decidere di proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di una parte importante dei soldi incassati con la vendita di Valeo. Si stima che circa 1000 miliardi dovrebbero quindi affluire nelle tasche degli azionisti Cerus, la metà dei quali finirebbero nelle casse dell'azionista di controllo Cir. Se così sarà, la holding Cir, che a giugno '95 aveva debiti per 600 miliardi (probabilmente aumentati a fine anno anche per la ricapitalizzazione della Lasa), dovrebbe avviarsi verso l'obiettivo di zero debiti. Per la stessa ragione tornerebbe invece specularmente negativo per 150 miliardi l'indebitamento consolidato del gruppo Cir. Valeria Sacchi Già fissato per il 28 il primo incontro fra i nuovi proprietari e il sindacato

Persone citate: Alan Greespan, De Benedetti, Olivelli

Luoghi citati: Roma, Usa