«Il consumo aumenta» di 1. T.

« « Il consumo aumenta » L'allarme di don Albanesi «Attenti alle nuove droghe» ROMA. Don Vinicio Albanesi, della Comunità di Capodarco, nelle Marche, è presidente del Cnca, il Coordinamento delle comunità di accoglienza: riunisce gruppi e associazioni che operano sul fronte della tossicodipendenza e del disagio sociale e psichico. Come valuta la condanna vaticana delle proposte di liberalizzazione? «Il Pontificio Consiglio si pone dal versante educativo e combatte contro ogni tipo di droga. Rimane però irrisolto il problema posto dal consumo, che tende ad aumentare, nonostante le politiche punitive attuate. Pertanto la liberalizzazione delle droghe leggere è una proposta che ha il merito di porre un problema vero, quello del consumo, di fronte al quale non si possono chiudere gli occhi». Guardando all'Italia, quello della liberalizzazione è il punto centrale del dibattito? «No. Il vero problema è la diffusione delle droghe pesanti e i loro effetti in termini di Aids, epatiti, marginalità e carcere. Esistono poi i problemi drammatici di chi seguita a bucarsi: senza un intervento, queste persone moriranno di certo». Si potrà scegliere tra il servizio civile e quello militare: stessa durata Don Vinicio Albanesi «Fino ad ora le politiche punitive non sono servite» Qual è allora la posizione del Cnca? «A nostro avviso la legalizzazione non è centrale perché con le nuove droghe sfuma la distinzione tra leggere e pesanti. Noi parliamo piuttosto di depenalizzazione, di dissuasione, di politiche giovanili, che costituiscono le migliori risposte al disagio. E ci occupiamo della situazione drammatica di chi è alla deriva». C'è un terreno di intesa tra cattolici e laici? «Una prima e ottima base di discussione comune sarebbe quella della risposta da dare ai rischi della dipendenza». [1. t.]

Persone citate: Albanesi, Vinicio Albanesi

Luoghi citati: Italia, Marche, Roma