Cronache di Lorenzo Mondo

Cronache LA STAMPA IL MALE SENZA PERCHE' la giovane come parte attiva sul ponte e l'anziana nel covile della retrovia, rende più completa e fosca la vicenda. Ma tutti questi sono soltanto dettagli, che serviranno a chiudere un fascicolo d'inchiesta e a dosare gli anni di galera. Non richiameranno in vita Maria Letizia Berdini e non daranno un senso pur che sia al suo volto sfigurato. Perché l'esistenza di una banda che si ramifica al di là della disastrata famiglia ci conferma nell'idea che non c'è niente che sia possibile capire. Non ci troviamo davanti a una congrega di svitati, assegnabili magari a un clan minato da tare ancestrali, dalle unioni tra consanguinei o da eccessiva somministrazione di grappa agli infanti. Non ci sono alibi di natura biologica che tengano. Come non ci sono spiegazioni sociologiche, discorsi plausibili di emarginazione spinta. Lavoravano tutti, anche se qualcuno saltuariamente, non vivevano a Mogadiscio o nello Zaire. Manifestavano i gusti e i feticismi di molti altri giovani della loro età e condizione. Pub, musica, sport e perfino quelle macchine che si adoperavano a sfondare. A molti capita di annoiarsi, di sentirsi opprimere dal cielo di una grigia pianura, ma non si addestrano per mesi a spaccare la testa al prossimo. Aspettano di trovare un lavoro più remunerativo e più degno, una donna che valga la pena sposare e farci figli, preparandosi a vivere decentemente insieme. Questo non valeva per la banda del cavalcavia, e non vale per i molti che presumibilmente sospettavano o sapevano, per una rete di tolleranze e connivenze inevitabili se si pensa al numero di persone coinvolte nel crimine e alla sua serialità. E siamo qui a chiedere condanne esemplari, perché altro non ci resta da fare e capire, nel nostro desiderio di protezione e di pulizia. Per secoli e millenni le menti migliori si sono affaticate a investigare il significato del male che si manifesta senza accettabili, persuasive ragioni. E' un paradosso disperante che a inquietare filosofi, a intrappolare teologi, tocchi oggi non a un Giuda, a un Gilles de Rais, non aì responsabili di feroci massacri collettivi, ma a gente che si chiama Furlan, che ha l'andatura e il tratto di qualche nostro insospettabile vicino. Che all'improvviso rivela la sua faccia nascosta, che perfino nella rituale seduta davanti alla tv, nei titoli di stampa, trova incentivi per scatenarsi. C'è da avere paura a dare notizie, e perfino a piangere pubblicamente, davanti a questi esseri che ci spiano, che ci vogliono male senza perché. Bisognerà pensarci, mentre in qualche altra parte d'Italia, in questo stesso momento, qualcuno si accinge a lapidarci. Lorenzo Mondo a cura di Marcello Loffi redi 1997 Cronache

Persone citate: Furlan, Maria Letizia Berdini

Luoghi citati: Italia, Mogadiscio, Zaire