PARLA I DE MITA

Partita di morte nata in sala giochi Partita di morte nata in sala giochi «Ecco cos'è successo quella sera sulponte» Vedremo se è vero, come si sussurra, che il nome mancante all'appello si riferisce a un adulto, lo spirito forte del gruppo, il capobranco. Vedremo perfino se la madre dei Furlan, che sembrava meritare all'inizio la nostra pietà, apparentarsi a una tragica, deserta eroina, sapeva da sempre, o solranto dopo, che aveva nutrito una nidiata di vipere. C'è un limite alla difesa dei propri figli; a una così catastrofica riuscita si addice, se non il ripudio, l'ottenebrato silenzio, non la difesa infuriata e mendace da uno schermo televisivo. La presenza di due donne, TORTONA. Nella sala giochi frequentata dal gruppo del cavalcavia c'è un videogame di tiratori che colpiscono ignare vittime. Così è nata l'idea di trasformare il gioco virtuale partita di morte. stori ^np< uaie TORTONA. «Signor giudice, mi dispiace». E' il racconto di Loredana Vezzaro, fidanzata di Sandro Furlan, la ragazza della banda (nella foto). «Ecco come è andata quella sera maledetta sul cavalcavia». ^nal< sformpastori ^np< uale PAG uaie 'AG^J male^nal< 2 Romagnoli A PAG 'AG Giovara A PAG. 2 PARLA I DE MITA ROMA. Alla fine Rifondazione ha accettato il «vertice» con la maggioranza che aveva a lungo evitato. Ieri Bertinotti è andato a Palazzo Chigi per discutere del decreto per la privatizzazione Stet e di quello che dà incentivi per rottamare le auto. Sull'uno e sull'altro problema Rifondazione è apparsa meno intransigente che in passato. Perché ora Bertinotti deve vedersela non solo con Prodi e l'Ulivo, ma con un pezzo di Polo, il ccd, prontissimo a dare i suoi voti a favore delle privatizzazioni. Ora il lavoro per trovare accordi preventivi con Rifondazione è cominciato. Per quel che riguarda la Stet, nel «vertice» hanno deciso di toglierla dal decretone di fine anno. «Il decretone ripulito dalla questione Stet avrà il suo iter», spiega Bertinotti. Accordo concluso, invece, per gii incentivi auto: «Abbiamo deciso di evitare che si usassero i fondi per i lavori socialmente utili».

Persone citate: Bertinotti, De Mita, Furlan, Giovara, Loredana Vezzaro, Prodi, Sandro Furlan

Luoghi citati: Roma, Tortona