24

24 24 Martedì 21 Gennaio 1 «SONO STATO UN PROVOCATORE PERCHE' ERO SCONTENTO» FIRENZE. ■ L 1997 e iniziato per il rock H italiano nel segno delle basette ironiche di Piero Pelù. «Mondi sommersi», nuovo disco dei Litfìba, per la seconda settimana è il disco più venduto: ricco di innovazioni, curatissimo, attento alle nuove onde che si agitano sulla ! scena internazionale. E attento, ■ comunque, alle onde in generale; i perché «Mondi sommersi» e anche l'ultimo lavoro di una tetralogia 1 dedicata ai quattro elementi natu- ■ rali (prima ci sono stati il fuoco di ! <<E1 diablo», la terra di «Terremo! to», l'aria di «Spirito»). La filosofia del gruppo (con il quale questa vol: t.a è tornato a collaborare un gran! de percussionista, il colombiano Candelo Cabezas), è governata, con Pelù, dal chitarrista Ghigo : Renzulli; una coppia collaudata da ; 15 anni di lavoro, alla Lennon»/ MeCartney o Jagger/Richards: «Siamo due tipi all'opposto - spiei ga Ghigo Renzulli -, quel che piace all'uno non piace all'altro, c ciò che Cacciamo insieme è la fusione di due idee completamente diverse; il mix, poi, funziona, come in certe combinazioni gastronomiche». Insieme, per 11 mesi, i due hanno prodotto l'album : «E' stato faticosissimo, ma bello e creativo. Abbiamo sperimentato, e usato il metronomo come nella musica classica, per impedirci di accelerare. Lo useremo anche dal vivo», chiude Ghigo. Poi, è i! turno del vocalist, una delle voci rock più popolar: in Italia. Qual è la metafora di questi «Mondi Sommersi», Piero Pelù? «Ognuno di noi li ha dentro. Guardando in me, per esempio, scopro tantissime cose che vorrei riuscire a fare o essere: se ti tieni tutto dentro, se ti vivi in modo competitivo, i sentimenti escono poi violenti. Se vuole, questo disco è anche la ricerca di far venire a galla sentimenti che mascheriamo». L'idea della tetralogia di dischi è un metodo di lavoro o il frutto di un'ambizione smodata? «Finalmente è finita. E' stato un pretesto. Non siamo partiti 5 anni fa con un proclama, abbiamo solo riordinato gli argomenti che trattiamo nei dischi. Ma a volte è stata una gabbia». In passato siete stati accusati di poltrire nel genere pop. Come si difende? «C'è anche un pop con un bel suono, divertente. Vengono considerati pop gli Oasis? A me piacciono molto. Sono pop i Take That? Li detesto Stiamo attenti a non parlare per definizioni: ogni disco rappresenta un periodo, come un quadro. Nella nostra musica c'è il pop, ma può fisser anche un complimento: e poi bisogna sempre tener presente il contesto. Il problema semmai e di trovar sempre nuova ispirazione, nuovi linguaggi». Che cosa resta del rock? «Cosa resta del resto, semmai. Tutti si sforzano a volerlo far morire, ma il rock è come una diga che convoglia in sé tutte le acque del bacino e filtra tutto quel che gli va eh filtrare. Volendo, non è mai esistito, e una specie di cannibale bel, lo e buono. Modigliani faceva quei Rai International sarà p

Luoghi citati: Firenze, Italia