Per i computer multimediali, record in Italia. E l'editoria elettronica

Per i computer multimediali, record in Italia. E l'editoria elettronica Per i computer multimediali, record in Italia. E l'editoria elettronica esce dalle catacombe CD ROM mente. Finita la stupita meraviglia del neofita, subentra la noia per uno strumento fondamentalmente ripetitivo. Senza contare che incalza la nuova creatura digitale, il Dvd, basato su uno standard unico mondiale, enormemente più potente nella memoria. E anche più difficile da copiare (mentre nel CdRom, la pirateria è impresa relativamente semplice). bilità autori.glia glun sitoWorld scrittofilosofl'operani, conautorepionieMiglioscrittoStaniste il ssorriso degli modificarlo, capitoli nelldavvero aperIn questa mercato, un lo della distrCd-Rom vecomputer-shmatica. Ma diversificarsbuzione alle maggioranza«corner» muproblemi nomancanza dfare dnale apMp Il problema dei costi Altro ostacolo è il costo. Come successe agli albori delle videocassette, i Cd-Rom sono ancora abbastanza cari. In Italia (dove il prezzo è del 20% superiore a quello negli Stati Uniti) si va dalle 50-100 mila lire alle decine di milioni. Prezzo medio: 95-120 mila lire. L'edutainment (educazione più intrattenimento) è il genere più economico (intorno alle 50 mila lire); quello «culturale» non supera le 150 mila; lievita oltre le 500 mila lire il «reference» (di consultazione). Lo sforzo si concentra a sfornare prodotti più economici. L'operazione deve naturalmente andare d'accordo con i costi di produzione. Più limitate sono le tirature e più difficile è ammortizzare. Il costo di un dischetto è intorno alle 1200 lire. Quello dei contenuti, dipende invece dalla tradizione dell'editore. Ecco perché nel campo delle enciclopedie (a parte un'operazione come quella sul Seicento, curata da Eco per l'Olivetti), solo i tradizionali editori possono lanciarsi nell'impresa. Le soddisfazioni non mancano. Col multimediale, grazie a suoni, immagini, filmati, le enciclopedie si arricchiscono. Grazie a Internet, si risolve in tempo quasi reale anche il problema degli aggiornamenti: dalla Britannica all'Enciclopédia Rizzoli New Media, basta collegarsi col sito e scaricare i «supplementi mensili» sul proprio hard disk. «E' un mercato che si sta aprendo lentamente, dove gli investimenti faticano a ripagarsi. C'è un profondo rosso stabile in molti bilanci», dice Albino Bertoletti della Giunti (nominato «uomo multimediale dell'anno, per i prodotti innovativi che ha creato»). Da cinque anni sul mercato, cento titoli in catalogo, molte coproduzioni internazionali e una raffinata specializzazione nel settore artistico. Se l'impresa è così ostica, perché tuffarsi nell'arduo oceano informati- co? «Perché non si può non farlo. E' come rivivere ai tempi di Gutenberg, alle soglie di una rivoluzione comunicativa. La Giunti si è buttata con coraggio, facendo grossi investimenti. Siamo gli unici in Italia a poter realizzare un Cd-Rom tutto in casa, dall'ideazione al prodotto finito. Credo tuttavia che il CdRom sia un mezzo di transizione. Entro il Duemila sarà superato. Un dischetto costa relativamente caro e ha una potenza finita: su Internet, a prezzi enormemente più con¬ tenuti, l'utente potrà collegarsi con banche dati potenzialmente infinite. Quella è la nuova frontiera. Gli editori devono attrezzarsi per tradurre nel mondo digitale il loro patrimonio di contenuti. Per poi poterlo vendere indifferentemente su dischetti, su carta, in rete». Edoardo Novelli, direttore dell'area multimediale di Editori Riuniti, è d'accordo. Ha traghettato l'editore di Gramsci e dell'ex pei verso le nuove frontiere con una «coerente opera di alfabetizzazione informa¬ tica», passando prima per i floppy disk, appoggiandosi a uno come Gianni Rodari, personaggio multimediale per eccellenza prima che la multimedialità fosse inventata. «Il Cd-Rom è mi medium di passaggio. All'inizio si pensava potesse durare 100 anni, ora si è quasi certi che fra dieci sarà antiquariato. Il problema è trovare contenuti adeguati. Il romanzo, la saggistica di riflessione, continuano ad avere un solido futuro su carta. E non ci si può fennare ai repertori, ai dizio¬ Tre mostre per il tricentenario della nascita del grande maestro museo londinese diventò il più grande collezionista di disegni dell'artista. Ecco perché oggi questa straordinaria selezione viene esposta qui. Sabato, invece, al Metropolitan si aprono al pubblico le altre due mostre: le stampe e i libri dell'epoca di Tiepolo e la grande retrospettiva di 80 dipinti e 33 acqueforti, che riassumono i 55 anni di brillante carriera dell'artista. L'ottanta per cento delle opere arriva direttamente dalla mostra di Ca' Rezzonico, che si completa, qui a New York, con le collezioni americane. La «pièce de resistence» del Metropolitan è la riunione per la prima volta di sette grandi dipinti che Tiepolo eseguì per la famiglia Dolfin, a Venezia, di cui tre appartengono al Museo e quattro arrivano dal Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo. «Quello che abbiamo voluto evidenziare - dice Keith Christiansen, curatore della retrospettiva nari, o ai giochi interattivi. Bisogna inventare qualcosa di nuovo. E' come la tv: all'inizio veniva usata per trasmettere teatro. Poi s'è capito che richiedeva programmi specifici, adeguati al nuovo mezzo». L'elettronica, le reti informatiche, le biblioteche virtuali sono ormai un punto di non ritomo. Il futuro incalza Modificherà il sistema dell'editoria, della lettura, della distribuzione, dell'accesso. Internet prima di tutto. Già adesso le ibridazioni sono tortissime. 1 maggiori editori sbarcano con propri siti per dare informazioni bibliografiche, per vendere direttamente i volumi. La Washington Post, per esempio, ha un suo servizio on line, «Chapter One», che offre gratuitamente in assaggio il primo capitolo di saggi e romanzi Hit in commercio, con la possibilità di dialogare con gli autori. Se Salinger sguinzaglia gli agenti per chiudere un sito a lui dedicato sulla World Wide Web. numerosi scrittori si riconvertono alla filosofia dell'ipertesto, dove l'opera d'arte sfuma i confini, confonde lo barriere tra autore e lettore. Uno dei pionieri italiani è Lorenzo Miglioli, ma anche uno scrittore tradizionale come Stanislao Nievo mette in rete il suo ultimo romanzo II sorriso degli dei, invitando tutti a modificarlo, aggiungergli parti e capitoli nello spirito dell'opera davvero aperta. In questa rivoluzione di idee e mercato, un ispido ostacolo è quello della distribuzione, Il 54,7% dei Cd-Rom vengono acquistati in computer-shop e negozi di informatica. Ma i punti vendita devono diversificarsi, dalla grande distribuzione alle librerie. I librai sono in maggioranza favorevoli a creare un «corner» multimediale. Sebbene i problemi non. siano indifferenti: mancanza di spazio, difficoltà di fare dimostrazioni, personale ancora poco competente nell'informatica, prezzi ancora alti. «Noi li vendiamo come terapia d'appoggio dice Piero Femore, libraio della Campus di Torino, tra le 200 in Italia che hanno "trattato continuativamente" prodotti elettronici Ma ci chiediamo sempre se resisterà, con incalzare di Internet... Se ci sarà un futuro elettronico, penso che sarà in quella direzione. Il mercato per il momento è molto confuso. Si va dal pomo alle visite agli Uffizi. Gli editori devono trovare una linea editoriale più precisa E puntare più sulla qualità. Per esempio, alcuni dizionari in Cd-Rom contengono meno vocaboli dei loro vetusti colleghi rilegati. Certe navigazioni sono troppo virtuali o troppo ripetitive. Ho l'impressione che passata la meraviglia per il 'primo clivaggio" ci si ritrovi in un universo alquanto noioso, che si abbia voglia di ritornare alle parole inchiostrate, ai colori veri». Bruno Ventavoli - è il genio multiforme di questo artista che molti hanno considerato riduttivamente un decoratore. Come Tiziano, Tintoretto e Veronese, Tiepolo è un genio della pittura religiosa. In più ha una grande acutezza e senso dell'umorismo, che vien fuori dai dipinti mitologici e dalle acqueforti». Secondo gli studiosi americani, è addirittura di più. I suoi «capricci», ironici, leggeri e spumeggianti, sono la chiave per capire il suo lavoro, che fa da ponte fra l'arte antica e quella contemporanea. Fiamma Arditi

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