LA STAMPA

LA STAMPA 1 QUOTAZIONI BOT 1 MIB30 MIBTEL 1H W fif'! M M G V L DOLLARO/ (1556, Slata (v.c.| 127.000- 140.000 Stertna(nc) 130.000-155.000 Slaliia (post74) 127 000 - 145000 Marengo it 120.000-132000 Marengo sv. 103 000-120 000 Marengo !r. 102.000-118000 Marengo b 102.000-118000 Marengo a 102.000- 118000 20 March 130.000- 147000 10 S liberty 450000 - 550.000 t ducat Austna 290.000 - 330 000 100 corons Ajslna 537.000 - 590.000 100 oeso> Die 310.000 • 350.000 Kmgenanrj 560000 - 610.000 50 pesos Messico 670000 - 710000 ROMA. Nei primissimi dati di gennaio l'inflazione va benissimo: si potrebbe perfino scendere dal 2,6% annuo di dicembre al 2,5%. Con tutta l'ansia di cui il 1997 carica i dati dell'economia, in questo caso è capitato che il governo si fasciasse la testa prima di essersela rotta. Due settimane fa Romano Prodi aveva messo le mani avanti: il dato di gennaio non sarà buono ma sarà episodico. Invece sarà buono. In Banca d'Italia già da qualche giorno erano più tranquilli. Però pare difficile aspettarsi una riduzione del tasso di sconto, per la quale il governatore attende il contratto dei metalmeccanici. Nessun aumento del costo della vita a Torino, +0,1% a Trieste sono i dati per gennaio diffusi ieri pomeriggio. Queste due città rappresentano soltanto l'I 1% del campione Istat; per le altre occorrerà attendere oggi pomeriggio alle 17,30. Però mostrano delle tendenze che sono quasi sicuramente comuni a tutta Italia. Primo: il ribasso dei biglietti al cinema nei giorni feriali fa sensibilmente diminuire la spesa per «ricreazione spettacoli e cultura» (-1,4% a Torino). Secondo: gli incentivi all'acquisto di auto riducono la spesa per i trasporti. Terzo: i ritocchi tariffari di inizio anno producono effetti trascurabili. Il dato particolarmente buono di Torino deriva anche da un calo dello 0,3% nei prezzi degli alimentari; non c'è stato il temuto effetto negativo delle gelate, e la riduzione dell'Iva sulle carni bovine almeno in parte sembra andata a beneficio del consumatore (in negativo invece ha pesato l'Iva più alta sui medicinali). Manca una traccia visibile del «gradino tecnico» che gli esperti avevano previsto, ovvero un rialzo non corrispondente alla realtà, dovuto a certe imperfezioni del passaggio al nuovo paniere di calcolo lstat un anno fa. Il governo aveva temuto che dal 2,6% di dicembre si salisse al 2,7-2,8% con un incremento fino allo 0,3% in gennaio su dicembre. Anche dopo i provvedimenti a favore dell'auto, gli analisti internazionali puntavano per lo più sul 2,7%. I mercati finanzia- ; MONETE E SACRIFICI LIRA LA STAMPA

Persone citate: March, Romano Prodi

Luoghi citati: Italia, Messico, Roma, Torino, Trieste