Tentano di rapire bimbo In manette due nomadi di F. Mil.

Tentano di rapire bimbo In manette due nomadi Tentano di rapire bimbo In manette due nomadi CASERTA. I testimoni giurano di averle viste mentre trascinavano via il bimbo in lacrime. «Quando si sono accorte di essere state scoperte hanno lasciato il piccino e sono fuggite», hanno raccontato ai carabinieri che poco dopo hanno arrestato le donne con l'accusa di tentativo di sequestro di persona. Protagoniste della vicenda sono due nomadi che vivono a Castelvolturno, un centro del Casertano: Mevljuda Tabiri, 33 anni, e Nervrelie Aydulahi, di 35, entrambe di origine slava. Sono state rintracciate nell'appartamento in cui abitano, con i tre figli di Mevljuda. La vittima del tentato rapimento è un bimbo di tre anni, figbo di una guardia giurata che si era recata nel mercato di Castelvolturno. Le due nomadi, approfittando di un momento di distrazione del padre, hanno preso il piccolo per mano e si sono allontanate. Le loro mosse sono state notate anche da un operaio: «Il bambino ha cominciato a piangere mentre il padre lo chiamava - ha detto ai carabinieri -: a quel punto sono intervenuto». L'uomo ha affrontato le donne che, dopo avere lasciato andare il piccolo, si sarebbero allontanate di corsa. Subito dopo si è rivolto ai carabinieri, che hanno rintrac- j ciato Mevlyuda Tahiri e Nevrelie : Ayduahi nella loro casa. Le nomadi, rinchiuse nel carcere di Arienzo, negano di aver mai avuto intenzione di rapire il bambino. Ma questa storia dai risvolti non ancora del tutto chiariti, non ha mancato di innescare polemiche sul fronte politico. Mentre nella periferia a Nord di Napoli alcuni comitati protestano per la presenza degli accampamenti dei nomadi, il segretario regionale della Fiamma, Raffaele Bruno, sottolinea «il grave problema dello sfruttamento sistematico dei bambini attraverso l'accattonaggio». [f. mil.]

Persone citate: Raffaele Bruno, Tahiri

Luoghi citati: Arienzo, Caserta, Napoli