Una pista per delitto di Robilant
Una pista per delitto di Robilant Una pista per delitto di Robilant Nobildonna romana teste chiave per il giallo FIRENZE. La nobildonna romana Livia Colonna dei Principi di Stigliano è stata ascoltata come teste ieri pomeriggio per oltre un'ora nella caserma dei carabinieri di Borgognissanti a Firenze, nell'ambito dell'inchiesta sull'assassinio del conte Alvise di Robilant, ucciso nella sua abitazione la sera del 15 gennaio. L'interrogatorio è stato condotto dal procuratore aggiunto Francesco Fleury e dal sostituto procuratore Luciana Singlitico. Livia Colonna, ascoltata assieme alla sorella subito dopo la fine dei funerali del conte di Robilant, ha avuto con la vittima l'ultima relazione stabile della quale gli investigatori hanno notizia, terminata senza particolari attriti nel 1995. Da allora era rimasta in buoni rapporti con il conte, lo sentiva sovente al telefono e lo aveva anche incontrato alla fine dell'estate, durante una vi¬ sita a Firenze. costanza troverebbe conferme sia da parte della sorella sia da parte di alcuni dipendenti di un'impresa di traslochi che quella sera stavano svolgendo dei lavori in casa sua. A Livia Colonna gli inquirenti hanno chiesto comunque di restare a Firenze, per compiere questa mattina, con gli investigatori, un sopralluogo nella casa della vittima. Si è poi appreso che gli esami di laboratorio sui prelievi compiuti sul cadavere del conte non sono stati ancora eseguiti dal consulente tecnico d'ufficio, che non ha avuto per il momento l'incarico in questo senso dal magistrato che conduce l'inchiesta. Non si sa quindi se le tracce di sangue trovate in casa del conte appartengono soltanto alla vittima. Sono attese per oggi invece le prime risposte sulle impronte digitali sulla bottiglia di spumante trovata aperta in casa. [Ansa] La donna, che ha lasciato la caserma su un'auto dei carabinieri senza che i giornalisti potessero avvicinarla, avrebbe spiegato agli inquirenti di non riuscire a capire chi possa aver avuto un motivo di uccidere di Robilant. Livia Colonna avrebbe indirizzato gli investigatori verso l'ambiente di lavoro del nobile, l'unico - a suo dire - in cui potrebbe essere maturato il delitto. Gli inquirenti in questi giorni sembravano aver attribuito particolare importanza alla figura della nobildonna e nel corso dell'interrogatorio - al quale Livia Colonna ha partecipato come semplice teste - le sarebbe stato chiesto anche se aveva un alibi per la sera del 15 gennaio. Stando alle indiscrezioni, la donna avrebbe fornito indicazioni molto precise a questo proposito: si trovava nella sua casa romana e la cir¬
Persone citate: Alvise Di Robilant, Francesco Fleury, Livia Colonna, Luciana Singlitico
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