IL PENTIMENTO di Francesco La Licata

IL PENTIMENTO IL PENTIMENTO «Collaboro perché le regole di Cosa nostra non sono più seguite, ma c'è voluto più coraggio che a uccidere» sono queste persone che mio padre crede siano suoi amici? Persino mentre gestivo il sequestro del figlio di Di Matteo, e avevo i carabinieri alle calcagna, mi fu chiesto da Bagarella di organizzare un altro sequestro. Poi sento dire pure che Riina mi vuole ammazzare». Persino un tentativo di evasione viene «bocciato» perché in pentola bollivano altre cose: l'allusione di Brusca è per le stragi del '92 e del '93. Ecco la nausea, la delusione, la decisione di abbandonare. Oggi toccherà agli avvocati degli imputati. Francesco La Licata

Persone citate: Bagarella, Di Matteo, Riina