II mediatore italiano

II mediatore italiano II mediatore italiano diventa acciaio. Sotto un venticello caldo come un brodo e nubi d'acquerello avare di pioggia si consuma una lotta darwiniana in cui rischiano di non sopravvivere nemmeno i più forti. Bambini con il ventre gonfio e gli occhi coperti di mosche guardano vitellini apocalittici che brucano spine. Sono passati sei anni: e nessuno ha pensato a questa gente, troppo impegnata a ruminare questo conflitto, o impantanata negli abracadabra dei clan, o distratta dal contare i milioni di dollari che ingrassano la retrovia delia guerra. Il secondo atto della tragedia vedrà una massa fluida sciabordare lungo j sentieri, confusa in un unico groviglio, verso la città dietro le alte dune dorate che la nascondono al mare. Ma questa volta non ci saranno tende di assistenza e telecamere della Cnn perché la Somalia, macchiata dalla cancrena dei clan, è entrata in nuovi silenzi, in nuove zone d'ombra, in nuove amnesie. Eppure Amida e il suo popolo perduto sono appena a un passo dal paradiso. Jaanale, «il posto del paradiso»: così si chiama dove il mondo si trasforma. La pianura diventa un immenso scacchiere impellicciato dai quadrati verdi dei campi di mais, di sorgo, dalle piantagioni di banane, scandito dei rivoli dei canali gonfi d'acqua, con i fiocchi chiari delle fattorie ben tenute. Lungo le rive del basso Shebeli, il business delle banane si gonfia, in- Hussein Aidid che è succeduto al padre Mohamed Farah Aidid ucciso negli scontri e, accanto, Ali Mahdi

Persone citate: Aidid, Ali Mahdi, Hussein Aidid, Mohamed Farah

Luoghi citati: Somalia