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11111111 11111111 NELLA SOMALIA ABBANDONATA A SE STESSA CMERKA HISSA' se Amida farà in tempo a vedere gli effetti dello scontro tra i signori della guerra Hussein Aidid e Ali Mahdi e a gioire per qualche piccola scaglia di pace. E chissà se i suoi genitori, poveri pastori che l'hanno portata a braccia per decine di chilometri nella savana, sanno chi sono Aidid e Ali Mahdi, se hanno mai pronunciato le sigle dei palliti e dei clan. In fondo Amida non ha molto tempo. E' uno dei quei bambini così magri che a toccarli si ha la paura di romperli. Piange disperata nel lettino dell'ospedale che un'organizzazione di assistenza italiana, il Cosv, tiene aperto a Merka, un centinaio di km da Mogadiscio. Ha il corpo straziato da bruciature, perché i genitori, per salvarla, hanno fatto ricorso alle feroci ricette della medicina tradizionale. Quando chiedi di cosa soffre, il medico sorride amaro: «La sua malattia ha un solo nome, fame. Ci siamo accolti che la carestia sta arrivando perché bambini ed adulti in queste condizioni aumentano ogni giorno. Ma qui possiamo fare ben poco. Questo è mi ospedale, li ricoveriamo, diamo loro da mangiare, si riprendono ma poi li dobbiamo dimettere. E la fame riguadagna subito terreno». La seconda apocalisse della Somalia avanza con un brontolio minaccioso. Da due anni non piove più. L'erba è diventata secca e il bestiame incomincia a morire. La gente nelle regioni dell'interno sferzale da un sole ardente e dalle raffiche del Jhall, come sei anni fa, si ò messa in cammino, laixiandosi alle spalle pascoli morti. Nel '91 morirono a decine di migliaia prima di arrivare alla mano tesa dalle orgamzzazioni internazionali di soccorso e a un pugno di cibo. La Somalia è un posto dove la morte inizia sempre i sui lavori in silenzio, ma poi penetra in permanenza nella vita, la rode di continuo, l'acciacca e la indebolisce. L'avanguardia del popolo degli affamati è accampata sulla striscia che delimita la sottile buccia verde tenuta in vita da rigagnoli lenti e melmosi. Qui la crosta della terra MEDIO ORIENTE Il premier lancia segnali all'opposizione laborista: potremmo definire insieme i limiti della sovranità araba sui Tenitori

Persone citate: Aidid, Ali Mahdi, Hussein Aidid

Luoghi citati: Medio Oriente, Mogadiscio, Somalia