Sarà candidato dai socialisti, ma lui si nega
Sarà candidato dai socialisti, ma lui si nega Sarà candidato dai socialisti, ma lui si nega rettore di «Mondoperaio», nega ma la sua possibile candidatura a Milano ò qualcosa più che un'idea, è un progetto sul quale stanno lavorando tutti gii spezzoni socialisti nella speranza di ritrovare l'unità perduta. Il ritorno di Martelli potrebbe coronare una prima ricomposizione socialista: dopo anni di insulti, i due principali spezzoni della diaspora - il Si di Boselli e Del Turco e il ps di Intini, Manca e Cicchitto - hanno deciso di presentarsi uniti alle elezioni amministrative previste per la prossima primavera. Si voterà, tra l'altro, a Milano, Torino e Catania e il «nuovo psi» deciderà come schierarsi caso per caso, anche se le alleanze filo-Ulivo sono destinate a prevalere, come hanno auspicato ieri al consiglio nazionale del Si sia Boselli che Del Turco. Ma è stato proprio il presidente dell'Antimafia a spiegare che «Milano è un caso particolare», un caso nazionale sul quale saranno concentrati i riflettori nazionali. E così, nella città simbolo della disfatta socialista, accanto al candidato dell'Ulivo, a quello del Polo e a quello della Lega, potrebbe esserci anche il candidato socialista. L'obiettivo dei socialisti è quello di presentare, almeno al primo turno, un candidato di tutta l'area laica. Ma per non andare incontro all'ennesima umiliazione, hanno bisogno di una candidatura di prestigio. Così è venuto fuori il nome di Martelli, un'ipotesi non campata in aria visto quel che diceva ieri sera il presidente socialista dell'Antimafia Ottaviano Del Turco: «Ad oggi le cose stanno come dice Martelli, ma mi sento di poter dire che se la condizione giusta si creasse, Claudio non se la lascerebbe scappare...». Fino a qualche mese fa, a chi lo invitava a tornare in campo, Martelli ripeteva: «Nel tritacarne della politica non ci torno», ma dopo qualche comizio, l'ex delfino di Craxi ci ha preso gusto. E che Martelli stia
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