«Le regole vanno rispettate»
«Le regole vanno rispettate» «Le regole vanno rispettate» Davigo e Colombo, no comment sulVautosospensione del giudice MELANO. «Le regole devono essere sempre rispettate». Risposta ubiqua quella del sostituto procuratore Piercamillo Davigo a chi gli chiede se siano utili anche regole come quelle che hanno portato all'autosospensione del presidente del processo Berlusconi-Finanza, Carlo Crivelli. Ma è anche l'unica dichiarazione ufficiale di una giornata passata tra i silenzi dei magistrati che si occupano di Mani Pulite. Silenzi non imbarazzati, ma tutt'al più rassegnati o, in qualche caso, addirittura poco interessati: Gherardo Colombo, il pm d'udienza, si limita a considerare che non cambierà un granché per quanto lo riguarda («Lasciateci riflettere su queste cose...»), mentre Francesco Greco, impegnato sul fronte di All Iberian, fa spallucce. Piercamillo Davigo invece, invitato ad intervenire al convegno di TransparencY International sulla corruzione e la trasparenza delle istituzioni, debitamente provocato («E' vantaggioso secondo lei che esistano regole che consentono al giudice di astenersi, portando al rischio di far saltare il processo?), opta per i massimi sistemi: «Preferisco discutere sulle cose quando accadono - dice - e non sullo ipotesi che le cose debbano accadere. Il discorso che deve essere fatto è se certe regole siano funzionali o no. Il problema del processo è tutto lì: l'equilibrio tra le esigenze di difesa della collettività e le esigenze di garantire i diritti dell'individuo. Da secoli - ha continuato - si cerca questo equilibrio. Non è detto che debba essere trovato e forse non lo si troverà mai. Ogni Paese, ogni epoca, lo organizza secondo la sua sensibilità. Ma non c'è alternativa. A meno che l'alternativa non sia che ognuno (giudice, pm o imputato) faccia come gli pare. Allora - ha concluso - il problema non è da porre in questi termini, e cioè se le regole siano o non siano utili. Il problema è che le regole devono essere rispettate, sempre». [p.col.]
Persone citate: Berlusconi, Carlo Crivelli, Davigo, Francesco Greco, Gherardo Colombo, Melano, Piercamillo Davigo
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