La nuova società di pc sarà guidata da Rossignolo. Colaninno: «Noi puntiamo sui servizi»

La nuova società di pc sarà guidata da Rossignolo. Colaninno: «Noi puntiamo sui servizi» La nuova società di pc sarà guidata da Rossignolo. Colaninno: «Noi puntiamo sui servizi» L'Olivetti dice addio ai «personal» Passano (250 miliardi) a una cordata italo-americana ri MILANO. Gli Stati Uniti d'America sbarcano a Ivrea. Il loro arrivo porterà un vantaggio netto di 250-300 miliardi ai conti Olivetti. E' l'estrema sintesi della cessione della divisione Personal del gruppo che annunciano, insieme, l'amministratore delegato di Olivetti Roberto Colaninno e il capo di Centenary, l'americano Edward Gottesman. Le controparti vedono Olivetti nel ruolo di venditore e in quello di acquirente la lussemburghese Piedmont International S.A., nel cui capitale sono raccolti investitori esteri che fanno capo a Centenary, e investitori italiani tra cui Arca, Bain Cuneo, Sofipa, con una piccola quota personale Gianmario Rossignolo, che di Piedmont sarà presidente esecutivo, e la stessa Olivetti con un 10% sul quale c'è però un impegno di riacquisto da parte di Centenary già definito. Il documento d'intesa, firmato ieri, è propedeutico al contratto di vendita che si chiu¬ derà a fine febbraio sulla base di una valutazione della divisione pc fatta sul patrimonio netto. La somma verrà pagata per l'80% all'atto del contratto, il resto dilazionato, e Piedmont si accollerà, ovviamente, i debiti. Olivetti cede le attività operative e commerciali dei pc, e avrà diritto a una percentuale dei profitti generati dalla nuova società nei prossimi tre anni. Lo stabilimento di Scampagno resta di proprietà Olivetti, ma viene affittato con un contratto di quattro anni a Piedmont, e l'intesa prevede la cessione per vent'anni, rinnovabile, dell'uso del marchio Olivetti per i personal. Un contratto di fornitura assicura a Olivetti Sistemi la fornitura dei personal che escono da Scarmagno. Piedmont gestirà le attività italiane dei pc attraverso Scarmagno, le internazionali con una società olandese. «Abbiamo coerentemente tenuto fede a quanto promesso lo scorso ottobre - ricorda Roberto Colaninno -. L'accordo risponde a tre esigenze: mantenere le attività dei pc a Scarmagno, garantire un investimento a lungo termine e avere un partner che saprà garantire alla divisione una sempre più alta qualità». Seppure con mille reticenze i dettagli del capitale di Piedmont e il piano industriale per Scarmagno sono rinviati a data successiva, e su se stesso concede il meno possibile - il capo di Centenary si dice soddisfatto, conferma l'investimento a lungo termine e si dice certo di poter restituire alla divisione computer un ruolo di leadership. «Non porteremo alcuna attività fuori da Scarmagno precisa Gottesman - né porteremo a Scarmagno altre attività. Siamo convinti che l'azienda possa tornare ad essere competitiva e a generare profitti. Cosa ci ha attratto? L'interesse a ridisegnare il prodotto, e certamente il marchio, forte e rispettato in tutto il mondo». Quanto a Olivetti, si chiude un altro ciclo. «Con la vendita dei pc finisce la stagione delle cessioni e a giugno presenteremo il piano strategico» promette Colaninno. E chiarisce: «Olivetti non è più produttrice di commodities ma centro di progettazioni e di idee. Si concentrerà sulle sue tre aziende specializzate: la Sistemi e servizi, che sempre più massimizzerà il servizio al cliente, Olivetti Lexikon che si concentrerà sui prodotti di consumo per l'ufficio e la casa, Olivetti Telemedia con Infostrada per le telecomunicazioni. Le gestiremo con una attenzione particolare al ritorno dell'investimento». Addio pc, dunque, e avanti tutta con il resto. Ma i sindacati vogliono vederci più chiaro, anche se il segretario generale della Uilm Piero Serra constata: «Al punto in cui si era giunti, la cessione era inevitabile. Al gruppo acquirente chiediamo di realizzare ciò che, in questo specifico settore, l'Olivetti non era stata capace di garantire. Ora bisogna capire le intenzioni dell'acquirente, chi sono e quanto vogliono investire». Una certa preoccupazione esprime il segretario della Fiom, Giampiero Castano. Preoccupazione per «un imprenditore che è affittuario», ma con un utilizzo ventennale del marchio. Esprimendo un sentimento di «amarezza» sembra un po' in ansia anche il vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi che chiede «alla politica di farsi garante degli impegni assunti da chi ha acquistato i personal». Una prima risposta arriva dal ministro dell'Industria Bersani che commenta: «Vedremo nel dettaglio le proposte, e se saranno date risposte alle esigenze che erano state poste». Il prossimo passo atteso: un confronto tra sindacati, Roberto Colaninno, Gottesman e il ministro. COMPAQ IBM HEWLETT PACKARD DELL SIEMENS OLIVETTI APPLE AST ALTRI Valeria Sacchi y [COSI1 IL NUÒVO GRUPPO OMNITEL LA CLASSIF QUOTE PE inj4«H inj4,0 «H4,0 __ 13,5 (S.pA) 46 1590 ICA PEI PC RCENTUALI 9,7 12,5 15,4 5,2 4,4 10% ANCORA OLIVETTI OLIVETTI PERSONAL COMPUTERS (S.p.A.) 2190n 1750

Luoghi citati: Ivrea, Milano, Scarmagno, Stati Uniti D'america