Est!
Est! LA STAMPA NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Eccolo il risultato dei giorni passati da Bill Clinton a studiare i poeti e a leggere i grandi discorsi politici del passato: un appello alla concordia politica e alla tolleranza razziale, per fare dell'America «la terra delle nuove promesse» Il testo definitivo del discorso gli era stato consegnato poco prima di arrivare, in leggero ritardo, sulla scalinata del Capitol, dove era stato sistemato il podio. Lui ha cominciato a leggerlo e ha continuato a farlo fino all'ultimo momento. Mentre il coro di una scuola di Little Rock cantava «Glory, glory», mentre il reverendo Billy Graham pregava Iddio di benedire ancora una volta l'America e perfino mentre Al Gore, il suo vice, pronunciava la formula del giuramento, si poteva vedere il Presidente intento ad apporre le ultime correzioni al testo ed anche a ripeterlo fra sé e sé, muovendo silenziosamente la bocca. Poi, quando è arrivato il suo turno di presentarsi davanti a William Rehnquist, il presidente della Corte Suprema che con la Bibbia in mano doveva «raccogliere» il suo giuramento, si è tolto il cappotto (il freddo, come da previsione, ieri è stato meno pungente dei giorni scorsi) ed ha ripetuto le parole che Rehnquist gli suggeriva, con la faccia che tradiva (o fingeva, ma se era così Bill Clinton è anche un grande attore) una forte emozione: «Giuro solennemente che svolgerò con fedeltà il compito di Presidente degli Stati Uniti e che al meglio delle mie possibilità preserverò, proteggerò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti». Poi, un intenso abbraccio a Hillary e a Cheisea, ed ecco il momento dell'atteso discorso. L'America è grande, è il Paese che «ha spaccato l'atomo, è andato nello spazio, ha inventato i computer», e ora che è finita la Guerra Fredda è «il Paese indispensabile del mondo». La sua «missione» ò un compito gravoso che va perseguito «con una assunzione di responsabilità sempre maggiori». E per svolgerla, questa missione, bisogna affrontare «le sfide del futuro, che sono le stesse del passato». IL POLITOLOGO STEPHEN WAYNE WASHINGTON Est!
Persone citate: Al Gore, Bill Clinton, Billy Graham, Little Rock, Rehnquist, William Rehnquist
Luoghi citati: America, New York, Stati Uniti, Washington
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