La banda dei giochi assassini

La banda dei giochi assassini La banda dei giochi assassini Il gruppo sfaldato dall'ipotesi della taglia Si allenavano ogni settimana da agosto dopo il lavoro per migliorare la mira fino a cercare il morto sini di Maria Letizia a dividerla Per una settimana sono rimasti sott'acqua, senza mai tradirsi nonostante gli investigatori li abbiano subito puntati. Poi gli interrogatori si fanno più stringenti e uno dei fratelli, Gabriele, accusa gli altri. Il codice d'onore redatto sul cavalcavia viene infranto, comincia un ballo di accuse, si scoperchia una laida di paese che sembra una telenovelas d'inizio secolo Famiglie contro. Amici contro. Fratelli contro. Loro sanno e mentono. Le loro madri sanno e mentono. Molti sanno e tacciono. E' un gruppo impermeabile al rimorso e alla purificazione. Non li scuote la loto di Maria Letizia che gli investigatori mostrano loro. La maledizione della sorella, manco la capiscono. Il carcere, non li spaventa. Avessero lanciato i sassi una volta, in una notte di noia e rabbia, sarebbero crollati. Ma quello era il loro 'sabato sera', l'on.icidio era l'evento culminante, non a caso giunto per le leste di Natale, come potevano non essere pronti ad affrontarne le conseguenze? Solo il tradimento di Gabriele ha mischiato le cane, scavato nuovamente i solchi: tra lui e i fratelli, tra i Furlan e gli altri, tra i presunti amici. La banda si è sciolta in quel momento. E allora e venuta avanti la donna, a dire: 'Sì, eravamo noi'. E poi un altro, il più debole. Poi verranno gli altri e spiegheranno. Poichi li vorrà stare a sentire. Se sono davvero loro, stanotte sembra di saperne già abbastanza e fin troppo. Giovani e insulsi assassini di fine millennio. Fratelli gemelli, oh sì, dei Maso e di tutti quelli con i coltelli fuori degli stadi. Storie già ascoltate, buone per gli psicologi che ci tanno libri. Li ascoltino loro. Meglio il rumore delle auto ciie vanno lontano, portando qualcuno che si possa davvero chiamare fratello per l'urna nità che ha dentro e l'Bingo!') gli siano lunghe la strada e la vita. LTORTONA A banda non arrivava da un altro pianeta. Erano qui, sotto gli occhi di tutti: cinque fratelli, il loro cugino, la fidanzata di uno di loro, un amico. Cresciuti nello stesso paese, abituati a fare le stesse cose, in gruppo. Navigatori nello stagno: casa, lavoro, il Mercatone per fare lo shopping, il caffè Teatro per vedere gli amici, il pub Kingdom per passare le sere. Età variabili dai diciotto ai trentanni. Ai tempi attuali, in dodici anni di differenza passano due generazioni. Questi qui sembrano identici. Un gruppo forte con le sue regole e le sue gerarchie, i rituali e le prove d'ammissione. A renderli così non è stata la vita, ma il delitto. E' l'esperienza del lancio dei sassi a creare il gruppo. Prima, molte cose li dividono: si rubano il lavoro e la ragazza, tifano per squadre diverse, coltivane rancori familiari. Poi, una sera d'agosto, vanno sul cavalcavia, tirano i sassi e diventano per la prima volta fratelli, anche se, per la legge, soltanto complici. Fratelli tutti, i Furlan e gli altri e anche la ragazza che sta lì e guarda e anche se non tira un sasso è lo stesso, perchè basta essere lì per ricevere il battesimo e la comunione della colpa. Lì, è un cavalcavia in mezzo alla campagna, su una strada dove ognuno di loro sarà passato centinaia di volte, sempre per tornare a casa, mai per andare via. Sempre portandosi dentro qualche brutto ricordo. Paolo Bertocco ci passava per andare dalla precedente fidanzatina, che lo ha lasciato perchè lui la picchiava. Franco Furlan ci passava al ritorno dalle serate nelle balere con l'orchestra di Mario Valenti, dopo una notte attaccata alle tastiere a suonare il liscio, con il suo codone dondolante e nessuno che gli proponesse di scalzare Fiorello. Sul cavalcavia non c'erano otto ragazzi giovani e disperati, senza occupazione nè idea di quel che sarebbe stata la loro vita. La mag- Tra loro si era creato un rituale e un codice d'onore che l'unica donna ha infranto. iMa in paese molti sapevano già da tempo Il gip Massimo Gullino mentre esce dalla procura dopo aver firmato l'arresto dei due fratelli Furlan sassi, una sera a settimana, da agosto a dicembre, perfezionando la mira, conservando il ricordo e il conto dei lanci precedenti, cos'è che cercavano se non il colpo finale? Che cosa avrebbe potuto mettere fine ai loro lanci se non la morte di un passeggero nelle auto della notte? Da agosto a dicembre, se è vero, fa una stagione della vita, tutto il tempo di annoiarsi per un'attività più assurda delle altre. Invece, avanti, con la pioggia e il freddo. Sapendo che ci sono persone nelle auto, avendone colpite altre, e visto un essere umano scendere, guardare il cofano ammaccato. Aspettando cosa, se non un'auto che si fermi e nessuno che scende? 'Superbingo!'? gior parte aveva più di venticinque anni, tutti avevano un lavoro (muratore; manovale; commessa nel reparto calzature in un ipermercato, tutto il giorno a infilare e sfilare mocassini ai piedi della gente; perfino un prestigioso musicista). Forse è nato tutto da lì, dal fatto di sapere che quello che erano sarebbero rimasti, dalla consapevolezza di non poter avere niente di più di quella vita li, qualche tara nella mente e qualche rabbia inesprimibile se non con un gesto insulso. Giù la pietra: 'Bingo!'. Avranno anche avuto dei problemi nella testa, fin da piccoli, come pare accertato per alcuni di loro, ma se sono andati a tirare Da agosto a dicembre, se e vero, c'è tutto il tempo di chiamarsi fuori, di abbandonare il gruppo, magari avvertire qualcuno perchè li fermi prima della rovina. Salvando Maria Letizia Berdini che verrà, ma anche loro stessi. Invece, nessuno si è staccato. Neppure la ragazza. Riponeva i mocassini nelle scatole, prendeva la sua Y 10 e accompagnava il fidanzato a tirare sassi. Era la legge della banda. Come per tutte le bande di paese, alla l'ine si scopre che erano in molti a sapere, ma nessuno parlava. Come per tutte le bande, alla fine la distrugge l'avidità. Perche è la notizia di una taglia sugli assas¬ Gabriele Romagnol