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Parla il consigliere della Confindustria per il Mezzogiorno Parla il consigliere della Confindustria per il Mezzogiorno «Btniconapoli, primo passo» D'Amato: dopo la fusione va privatizzato privatizzazioni. «Proprio per questa ragione giudico positivamente quanto avvenuto. La cessione del Banco di Napoli deve essere il punto di partenza delle privatizzazioni delle banche. Ne parliamo da anni, ma la quota di proprietà dello Stato resta elevata e il livello di concorrenza non è adeguato». Ricorda che lo Stato ha realizzato alcune cessioni? «Le operazioni effettuate an¬ RI ziché aprire alla concorrenza consistono in nuove concentrazioni. Concentrare e non andare sul mercato è anche peggio». Giudica valida l'idea di fondere la Bnl e il Banco? «Che abbiano acquistato la Bnl e l'Ina mi sembra quasi un passo obbligato: non c'erano altre offerte. Mi sembra positiva la prospettiva della fusione delle due banche che si integreranno con la compagnia di assicurazioni, dando vita a una grossa realtà finanziaria. E' importante poi che si arrivi alla rapida privatizzazione dell'istituto che nascerà dalla fusione BnlBanco, come annunciato da Ciampi». Gli imprenditori privati sollecitano le privatizzazioni. Poi, come accaduto per il Banco, non presentano offerte per comprare. Come mai? «Non è pensabile che ci sia un singolo gruppo privato che acquisti le banche. Bisogna perciò aprirle a un azionariato diffuso. In sostanza è necessario ristrutturare gli istituti di credi¬ to, renderle profittevoli, farli diventare privati collocando le azioni sul mercato». Insomma, chiede una completa svolta per il settore bancario? «Mi sembra che in Italia manchi una strategia per il credito in assoluto e per il Mezzogiorno in particolare. L'unica strategia che finora abbiamo visto è questa: le banche di interesse nazionale sono passate dal bozzolo di protezione del Tesoro al bozzolo di protezione della nuova realtà proprietaria». Allora è pessimista? «No. Al contrario, sono ottimista» Davvero? «Ho l'impressione che Ciampi voglia partire effettivamente con il processo di privatizzazione delle banche. Mi sembra che il ministro del Tesoro stia mettendo mano seriamente alla questione del credito in Italia che è davvero molto importante». Roberto Ippolito