Ai collaboratori: «Scrivetemi un discorso degno di restare per sempre nei libri di scuola» di Franco Pantarelli

Ai collaboratori: «Scrivetemi un discorso degno di restare per sempre nei libri di scuola» Ai collaboratori: «Scrivetemi un discorso degno di restare per sempre nei libri di scuola» Clinton parla per la Storia Oggi Vlnaugurazione della presidenza te raggiungerà quota otto: ha già pregato per Clinton quattro anni fa e prima ancora per Bush, per Reagan (due volte), per Nixon (due volte) e perfino per Eisenhower (una volta). La giornata di oggi per Clinton sarà felice ma anche molto dura. Cornicerà alle 7 di questa mattina, appunto con la preghiera di Billy Graham, e finirà alle 4 di domani. Ma di quelle quasi 24 ore solo 45 secondi, quelli necessari a pronunciare la formula con cui lui si impegnerà a rispettare la Costituzione, sono un at¬ to dovuto. Il resto sarà tutto festeggiamenti, che del resto sono già cominciati ieri sera, attraverso uno spettacolo di fuochi artificiali «mai visto», con i razzi multicolori che partivano da dieci diversi punti di Washington e confluivano sul grande prato davanti alla Casa Bianca. I Clinton e i loro ospiti (in questi giorni la residenza presidenziale pullula di vecchi compagni di scuola di BOI, di suoi amici del tempo in cui protestava contro la guerra del Vietnam, di suoi collaboratori nei lunghi anni ■ CO STI essere diventata per lui una specie di ossessione. Non solo vuole che attraverso quel discorso gli americani si sentano «eccitati per il loro futuro e vogliosi di costruirlo»: vuole anche che sia un discorso memorabile, di quelli destinati a finire sui libri di scuola. E a questo scopo si è immerso nella lettura di poeti e di libri che riportano grandi discorsi del passato. Fra questi c'è anche «Prestatemi ascolto», una raccolta curata da William Safire, cioè l'ex speechwriter di Nixon che tempo fa, in un articolo sul New York Times, definì Hillary «una mentitrice congenita» e si beccò da parte di Clinton una risposta del tipo «se non fossi Presidente ti prenderei a pugni». Un altro libro da lui avidamente consultato in questi giorni è «Un testamento di speranza» di Martin Luther King. Oggi, oltre tutto, è anche il «King Day». Mentre Clinton era impegnato in tutto questo, fuori la festa impazzava, con migliaia di persone che mostravano dì non curarsi minimamente del freddo. Alla prova generale della cerimonia non c'era nessun biglietto da pagare, ma ognuno doveva portare almeno due chili di cibo da distribuire ai poveri. Ne sono state raccolte oltre mille tonnellate. Eroe dell'evento è stato un signore che nessuno sa come si chiami ma che ha una caratteristica molto speciale: è il sosia perfetto di Bill Clinton. Per farsi fotografare assieme a lui, migliaia di persone sono rimaste per ore in coda. Franco Pantarelli

Luoghi citati: Vietnam, Washington