8

8 8 CE' un gran silenzio a Palazzo di giustizia. Deserti i corridoi, vuote le stanze. Quando nel settembre scorso scoppiò Tangentopoli due, l'anonima Procura spezzina fu improvvisamente animata dal rumore e dalle luci del «Circo». Così lo chiamavano, persino i giudici, l'immane andirivieni di telecamere, fotografi e cronisti. Ora che il circo se n'è andato il silenzio è rotto soltanto dalla penna nervosa di Alberto Cardino che batte sulla scrivania. E' dal varo del nuovo codice di procedura penale che Cardino non digerisce - lui, inquirente per vocazione - lo strapotere del pm. Due sono i punti su cui batte: carriere separate per giudice e pm, controllo del pm da parte di un collegio responsabile davanti al Parlamento. Invece arriva il pacchetto Flick, che piace al procuratore di Milano Borrelli, piace meno agli avvocati, è criticato da altri magistrati. Compreso lei, dottor Cardino? «Sono in parte d'accordo col procuratore Borrelli, probabilmente le proposte del ministro Flick alleggeriranno il lavoro dei tribunali. Sono però anche convinto che l'ulteriore ampliamento dei riti alternativi aumenterà le già grandi discrezionalità del pm, la sua possibilità di contrattare questo o quel beneficio processuale e il suo potere di pressione sull'indagato. Sarà così ulteriormente incrementato un potere in qualche modo preoccupante e ormai solo autodisciplinabile». Dunque in Italia l'articolo della Costituzione sull'obbligatorietà penale non è rispettato e che quella del pm è di fatto un'azione discrezionale? «Intendo dire che tante e tali sono le discrezionalità di cui gode il pm da svuotare la portata di un principio apparentemente ferreo. Soprattutto durante le indagini, prima dell'esercizio dell'azione penale, il pm è padrone di decidere l'impegno da dedicare a questo o a quel fascicolo, di adottare i mezzi che ritiene per acquisire le prove, di richiedere o meno l'arresto dell'indagato e così via». Insomma, un pm può essere, in totale libertà, cauto o avventato, secondo le sue inclinazioni? «Diciamo che può essere "prudente" o "coraggioso" e nessuno può sindacare l'indirizzo che dà all'indagine. Tengo a precisare che parlo sempre di pm in perfetta buona fede». Un esempio di pm «prudente»? «Davanti a una denuncia per concussione indagherà senza chiedere arresti; interrogherà l'indagato quanto prima; indagherà solo sul singolo fatto denunciato; ascolterà chi ha versato denaro non come vittima di concussione, ma indiziato per un'eventuale corruzione, quindi con la facoltà di non rispondere». E cosa farà nella stessa situazione un pm «coraggioso»? «Esattamente il contrario: svolgerà in segreto le indagini; chiederà una misura cautelare e otterrà probabilmente una confessione e delle chiamate in correità; estenderà le inda- Lunedì 20 Gennaio 1997 IL MAGISTRATO E LA RIFORMA DI FLICK /7 LA SPEZIA «Bisogna restituire indipendenza e prestigio alla figura del giudice» Molti cittadini hanno «disert

Persone citate: Alberto Cardino, Borrelli, Cardino, Flick

Luoghi citati: Italia, La Spezia, Milano