Sale il bilancio della sciagura avvenuta sabato pomeriggio

Sale il bilancio della sciagura avvenuta sabato pomeriggio Sale il bilancio della sciagura avvenuta sabato pomeriggio Un altro corpo sotto la valanga Courmayeur, ma la neve impedisce le ricerche ma non di queste dimensioni». Anche negli ultimi giorni erano stati rilevati piccoli smottamenti di roccia nella zona, che però non potevano far prevedere un disastro del genere. Il sindaco di Courmayeur, Ferdinando Derriard, chiederà lo stato d'emergenza. La zona della valanga verrà delimitata con le transenne per impedire l'accesso ai curiosi che disturberebbero l'olfatto dei cani da valanga quando riprenderanno le ricerche. Verrà aperta un'inchiesta della magistratura: omicidio colposo il reato ipotizzato. E in Val Ferret si attende il distacco del seracco delle Grandes Jorasses. In quella zona le piste di fondo sono chiuse da giorni. Il crollo è previsto entro un paio di settimane. Ma i tempi potrebbero accelerarsi. EinValFerret c'è allarme: si attende il distacco del seracco delle Grandes Jorasses Il soccorso alpino: «Un evento imprevisto e imprevedibile Le piste sono sicure» Un'immagine della valanga che sabato si è staccata sopra Courmayeur tro sarebbe rimasta chiusa, com'era due inverni fa quando nella zona cadde un'altra valanga. Io stesso stavo sciando proprio in quella pista e sono stato raggiunto dal "soffio". Certo, per evitare problemi di questo genere, si dovrebbe andare a sciare alle Seychelles». Aggiunge Massimo Pasqualotto, geologo dell'assessorato regionale dell'Agricoltura: «Sulla Brenva i movimenti franosi sono ricorrenti, cubi, che a sua volta ha innescato un'enorme valanga di ghiaccio e neve che si è fermata 3 chilometri più in basso. Ma qual è il rischio reale per le piste di sci di Courmayeur? Il comprensorio dello Chécrouit è di fronte al Monte Bianco, a una distanza e a una quota al riparo dalle valanghe. E guide alpine, glacioiogi e geologi, continuano a ripetere che quello di sabato era un fenomeno che non si poteva prevedere. «Il grado di pericolosità di caduta di valanghe era minimo - spiega Oscar Taiola, a capo del Soccorso alpino di Courmayeur -. Non nevicava da settimane e il manto in quota era ben assestato. Infatti la valanga è formata più che altro da sassi e ghiaccio. Anche quella zona è tenuta sotto controllo dalla Commissione valanghe di Courmayeur e se ci fosse stato pericolo la pista di rien- benissimo la zona. Era un abituale frequentatore delle piste di Courmayeur». Dopo la caduta della valanga, era stato recuperato il corpo di Matteo Sacchi, 30 anni, di Milano, morto schiacciato da un albero abbattuto dal «soffio». Un grande spostamento d'aria e pulviscolo, provocato dal crollo di un «promontorio» di granito con un volume valutato ieri dagli esperti di circa un milione di metri Giorgio Macchiavello Quindicenne di Taranto Milano: il colpo l'altra notte A Latina: aveva nove anni E' stato arrestato a Roma

Persone citate: Ferdinando Derriard, Giorgio Macchiavello, Massimo Pasqualotto, Oscar Taiola