«Vogliamo più manutenzione»

«Vogliamo più manutenzione» «Vogliamo più manutenzione» / Comu: troppi i tagli al personale LE RAGIONI DELLA PROTESTA sognerebbe dotare tutti i locomotori che ne siano sprovvisti dei ripetitori di segnale, cioè di quegli strumenti che preavvertono di tutti i segnali e possono anche automaticamente adeguare la velocità. Ancora: bisogna essere più scrupolosi nella manutenzione delle macchine e nella gestione degli straordinari, perché un macchinista non può stare in servizio 12 ore di fila. E poi gli appalti: molti lavori che si facevano all'interno ora vengono dati in appalto fuori. Gli appalti li prende chi fa spendere meno, ma capisce bene che spendere meno non è sempre un buon affare». Intanto voi da oggi all'una e mezzo cominciate lo sciopero «della lentezza». «Alt. Noi abbiamo indetto questa forma di protèsta per richiamare l'attenzione sulla sicurezza, ma se ci sarà un segnale chiaro, un impegno apprezzabile sui problemi che abbiamo segnalato, la protesta rientrerà». [r. mas.] ROMA. Sotto la sigla Comu si raccolgono i macchinisti autonomi, dipinti come duri, irriducibili e corporativi. Invece Bruno Solustri, che del sindacato è il coordinatore compartimentale di Roma, ribalta completamente questa immagine, tant'è che esordisce così di fronte a chi lo intervista: «Io sono figlio e nipote di ferrovieri, alle ferrovie veglio bene, mi creda, e posso assicurarle in coscienza che le ferrovie italiane sono le più sicure d'Europa». Però succede quello che è successo. Come la mettiamo? «Fino a otto anni fa eravamo 220 mila in ferrovia. Eravamo troppi e l'azienda non andava bene. Non c'è dubbio che la situazione andasse risanata, ma da lì a dimezzare quasi il personale, ce ne passa. Il problema attuale della sicurezza è tutto in queste cifre: una cura dimagrante troppo drastica. Perché poi ad andarsene in prepensionamento sono stati soprattutto quelli che facevano una vi- «Un macchinista non può stare in servizio 12 ore di fila» «Bisogna essere più scrupolosi nella gestione degli straordinari» Il ministro dei Trasporti Burlando E chi sta in locomotiva come lei, se ne accorge? «Uh, non ne parliamo. Le potrei raccontare una quantità di casi a cominciare proprio dalla linea Milano-Piacenza fino a quella che collega Fiumicino a Roma. Piccole cose, per carità, ma intanto». Ma queste piccole o grandi cose le avete segnalate mai? «Sempre. Assolutamente sempre. Quando uno arriva in stazione e ha notato qualcosa di strano, di insolito, riempie il modello M40 dove spiega tutto, e lo consegna al copostazione». taccia, i turni di notte, i lavori sui binari, insomma quelli che garantivano la sicurezza del servizio». E così ora la manutenzione è scarsa? «Le ripeto che le ferrovie sono sicure e che non bisogna fare allarmismi. Però... mi faccia fare un esempio: allo smistamento di Roma a via Salaria, una volta lavoravano 550 persone - troppe, glielo dico subito - ma ora sono 60. Per quanto siano cambiati i sistemi di lavoro, le macchine e tutto il resto, capisce bene che il lavoro di 550 in 60 non si può proprio fare». Poi, però ai «piani alti» non vi davano ascolto. «No, non voglio dire questo. Il problema è quello che le dicevo: mandando via tante persone la manutenzione ne ha sofferto». Voi oggi incontrerete i vertici dell'azienda proprio sulla questione della sicurezza. Senza scendere in dettagli tecnici, può dire due, tre cose che è possibile fare subito? «Per esempio, bisognerebbe rimettere gli abbattimenti di velocità in alcuni punti critici. Poi bi¬ E' mancata la PROFESSORESSA Ada Verga anni 76 Lo annunciano addolorati il fratello Angelo, la cognata Usa, i nipoti Gaudenzio, Renata e Francesca, parenti tutti. Funerali martedì 21 ore 14,30 parrocchia S. Grato Monteu da Po. — Torino, 19 gennaio 1997. Cristianamente è mancata Albertina Maderna ved. Rossi anni 92 Addolorati lo annunciano il figlio Renato con Marlapaola e l'adorato nipote Alberto, parenti tutti. Per orario funerali telefonare al 545443. —- Torino, 19 gennaio 1997. Dopo grave malattia ci ha lasciati Ing. Gianfranco Nava anni 66 Lo piangono la moglie Carla ed i figli Piero con Nadia, Paolo con Elena, la sorella Mariticela con il figlio Mauro, la suocera Ida, il cognato, la cognata, i nipoti Alberto e Cartono e i parenti tutti. La salma partirà dall'ospedale S. Salvatore lunedi 20 alle ore 14,30. — Santhlà, 20 gennaio 1997. GIANFRANCO, lasci in noi un vuoto incolmabile. La moglie e i figli. Franco, Lalla, Alberto e Carletto ricorderanno sempre con stima e affetto un caro GIANFRANCO. Ciao GIANFRANCO, porterò nel mio cuore il tuo ricordo. La suocera. L'Edllcave e i Dipendenti sono vicini alla famiglia per la prematura scomparsa del loro presidente ing. Gianfranco Nava — ("ronzano, 19 gennaio 1997. Partecipano al dolore dei familiari dell' ing. Gianfranco Nava gli amici: Nino e Matilde Arsalice con Pierluigi Paolo Betta e Allna Regge Piero Ladetto e Rosaria Russolillo Pino, Camillo e Carla Morello, con Barbara e Chiara Luciano e Lena Pozzo, con Marco e Sandra Celestino, Fabrizio e Franca Ruffino Pier Giovanni e Eusebio Baucó. — Santhlà, 19 gennaio 1997. E' mancato all'affetto dei suoi cari Francesco Ponzio anni 81 Lo piangono la moglie Amelia, l'adorata Anna, la figlia Mariafranca con il marito Ezio. La presente è partecipazione e ringraziamento. Funerali il 21/1/97 corso Cosenza 39. Per orario telefonare (011 ) 317.36.38. .— Torino, 20 gennaio 1997. Cristianamente è mancata ai suoi cari Giulia De Paoli ved. Franco anni 92 L'annunciano la figlia Luigina col marito Bruno e figli: Marco con Roberta e Paolo; Renzo con Angela ed Arianna, parenti tutti. Funerali in Lein) martedì 21 corr. alle ore 9 partendo dall'Ospedale Capirone. La presente è partecipazione e ringraziamento. Lii ppg— Leini, 19 gennaio 1997. (Continua a pag. 8)