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CroB LA STAMPA L'IRA DEL SENATOR milano DAL NOSTRO INVIATO CON chi li fanno parlare? Con l'usciere di Palazzo Chigi?». Già, con chi li fanno parlare, a Roma, che è furba, curva, nebbiosa. Dice cosi, nebbiosa. Bossi li chiama gli omini del trattore, quelli che non hanno paura del freddo, che protestano a Linate, che sfidano il governo. E qui fa un freddo cane, e allora l'Umberto comincia dicendo «be', io cercherò di essere veramente breve», mentre dalla folla che si allunga nella piazza e nella via sotto il palco si alza di nuovo lo slogan che ha accompagnato i manifestanti per tutto il tempo, lungo le strade di Milano, «né neri né rossi, noi vogliamo Bossi». Siamo in diecimila, dicono gli organizzatori. Sono tremila, contano in questura. Forse esagerano tutt'e due. Però, è un bel mucchio che sfila nella città, dalia Prefettura al Castello, dietro le note di «Va' pensiero», gridando «secessione, secessione». Bossi dice che sono venuti tutti qui, per trovare un interlocutore ai loro amici. Leva il dito in alto, state attenti a Roma, non fatevi fregare dalla città nebbiosa: «Presidente del Consiglio di nebbia! Ministro dell'agricoltura di nebbia! Risponde la nebbia al telefono, quando chiamano i nostri». Questa, oggi, è una domenica di freddo, pioggia, e pure neve. Milano guarda, assente. Primo striscione: «Libertà di mungere gli allevatori padani». Le bandiere della Padania e della Lega Nord. Bossi comincia che mezzogiorno non è passato da molto. Parlerà fino all'una e un quarto, più di un'ora. Dice che la Lega ha voluto semplicemente dare «un po' di calore» a questi piccoli uomini del trattore, venuti a Milano per rivendicare un diritto, li CroB 4

Luoghi citati: Ira Del, Milano, Roma