Moto-bomba fa 26 morti

Moto-bomba fa 26 morti Moto-bomba fa 26 morti ISLAMABAD. Un attentato contro i leader di un gruppo estremista musulmano sunnita ha causato ieri la morte di almeno 26 persone e decine di feriti a Lahore, in Pakistan. L'ordigno telecomandato era nascosto nel portapacchi di una moto: è esploso alle 12,30 locali (le 8,30 italiane) davanti ad un tribunale. Bersaglio degli attentatori, i capi del movimento islamico sunnita Zia-Ur-Rahman Faruqi e il suo vice Azam Tariq, che si stavano recando in tribunale per rispondere delle accuse di coinvolgimento in alcuni omicidi di musulmani sciiti rivali. Faruqi è morto durante il trasporto in ospedale mentre Tariq, che era già sopravvissuto ad un analogo attentato, è ricoverato in gravi condizioni. [Ansa-Afp-Reuter| così; lo Zaire lo diventerà. L'Occidente, povero figlio della ragione, ha pensato che bastassero pochi marines perché una gente .itica come le leggende si affretta se a ritessere le fila dello Stato per porvi radici invincibili. Invece la normalità è questo gioco insondabile di divisioni, dove ogni individuo deve scalare una montagna di decine di antenati prima di ritrovarsi in faccia a se stesso. Un reticolo in cui questa gente s'inserisce e si riconosce con una destrezza stupefacente. non dover stare a guardare. Ma questa è solo una Mogadiscio, quella del Kalashnikov. Per trovarne un'altra, quella dei telefonini, incredibile fino al paradosso, devi ritornare all'alba al Bakaraha, dove i somali spendono tesori di pazienza sdrai?.ti con la loro languida posa da etruschi. E' l'ora in cui il gruppo dei grandi mercanti si riunisce e, con la meticolosa prudenza di Wall Street, fissa i prezzi-guida: cambio del dollaro, olio alimentare, mais, zucchero, benzina. Subito il gruppo La Somalia è così fluida da non offrire più alcuna presa alle pinze delicate della diplomazia internazionale. A Mogadiscio c'è in questi giorni Antonio Cassini, inviato italiano che cerca di riprendere i difficili pellegrinaggi in cui è già naufragata la diplomatica ostinazione degli americani e dell'Onu. Si spera di imbastire un incontro. Ma il guaio è che nell'alchimia dei clan il debole si sente sempre abbastanza forte per non essere costretto a cedere e il forte non lo è mai abbastanza da II presidente algerine Zeroual no sparso il terrore in città; e a gennaio la carneficina aveva toccato il suo apice con oltre 30 vittime. Lunedì un gruppo armato ha sgozzato 14 civili in un villaggio a Sud di Algeri tagliando e infilando su pali le teste di alcune delle vittime. Giovedì un'auto-bomba ha provocato 12 morti in un mercato di auto usate alla periferia di Algeri poche ore dopo che la polizia aveva ucciso una decina di terroristi islamici in uno scontro a fuoco nella casbah della città. [Agi]

Persone citate: Antonio Cassini, Azam Tariq, Zeroual

Luoghi citati: Algeri, Islamabad, Mogadiscio, Pakistan, Zaire