Al circo dell'assurdo

Al circo dell'assurdo Al circo dell'assurdo Lo show dalla piazza di Tortona co al figlio che li accusa. Quando gliene rimandano a casa dal carcere uno, esulta. Sempre seduta di fianco al Giuda di famiglia dice: «Ora aspetto anche gli altri, torneranno presto». Le chiedono come ha reagito l'accusatore e risponde: «Era contentissimo, ha finalmente sorriso». Se è contento che escano, allora perché prima li denuncia? E lei come si sente? Risposta: «Contenta, contentissima». Per cosa? Perché hanno confermato l'arresto di due dei suoi figli o perché gliene hanno liberato uno? E soprattutto: Gabriele chiuderà la porta a chiave prima di andare a dormire? Il terzo numero chiama in pista e in procura tutti i parenti dei Furlan (che li detestano), i loro amici (quasi tutti con disturbi mentali), le loro fidanzate (di conseguenza), le loro ex fidanzate (rinsavite per tempo), i nuovi fidanzati delle ex (auguri). Un turbinio di Paoli e Loreda- Prima la folla ha cercato di linciare i tre ragazzi ora si dimostra assente e distaccata ne, di babbi a volto coperto e madri indignate che dichiarano: «Mi hanno detto: non faccia la scema, lo sa che suo figlio era sul cavalcavia con gli altri. A me?». Una faida di famiglia, di paese e zone limitrofe, che si risolve in accuse e controaccuse basate su pochi fatti e tanti rancori. Il quarto numero è la grande esibizione dei media, scatenati e più feroci delle belve. Ammirevole la prestazione del Tgl, che si assicura l'esclusiva di mamma Furlan, passata in tre giorni dal ruolo di porta ventriloqua a quello di conferenziera consumata. L'ultima intervista è memorabile per come viene ottenuta. La porta del condominio dei Furlan si apre, le telecamere accorrono, ma un vicino annuncia: «Solo il Tgl, l'ha detto l'avvocato Bianchi». Gli altri vicini fanno picchetto dopo aver fatto passare l'inviata della prima rete Rai. Una signora, sedi¬ cente avvocatessa, minaccia sanzioni per violazione di domicilio a chiunque oltrepassi la soglia. Al secondo piano la giornalista del Tgl parla con mamma Furlan («contentissima») poi, prima di scendere, fa venire i carabinieri a scortarla, tenendo lontani colleghi e operatori della seconda e terza rete. Quindi va, in gran fretta, a montare il servizio, dove prontamente nomina l'operato dell'avvocato Bianchi. Il legale non può ascoltare tanto onore, perché si trova in carcere per prendere in consegna il suo assistito. Oltrepassa la soglia del penitenziario dove morì Sindona e dove uno dei fratelli Furlan ancora detenuti è stato messo in cella con l'unico compagno che, secondo il direttore, non rappresenta per lui un pericolo: un pedofilo. A fianco dell'avvocato, supera il posto di guardia un giornalista al quale il legale ha promesso (in cambio di

Persone citate: Furlan, Sindona