Prodi: possibili larghe intese

Bertinotti: un suicidio per il governo Bertinotti: un suicidio per il governo Prodi: possibili larghe intese Tortona, nuovi interrogatori, si cercano i complici dei ragazzi Sassi killer, accuse confermate Ma è scarcerato uno dei fratelli: ha un alibi TORTONA. Restano in carcere due fratelli Furlan (Paolo e Sandro), torna a casa il più giovane, Sergio. Il giallo del cavalcavia ha vissuto ieri una tappa importante, la decisione di convalida o no del fermo dei tre fratelli accusati per la morte di Letizia Berdini, uccisa dai sassi kliller il 27 dicembre sulla Torino-Piacenza. Per il giudice delle indagini preliminari ci sono elementi probatori solo nei confronti di due fratelli, il più giovane viene rilasciato: ha un alibi. Il procuratore Cuva vede confermata duque la sua tesi, che trova fondamento nella deposizione di Gabriele Furlan, che ha accusato i fratelli (ma non Sergio, si è scoperto ieri) del delitto. Ma ci sono altri indagati. Ieri Cuva ha sentito a lungo Roberto Siringo, 28 anni, ed Elena Carnata, l'ex fidanzata di Paolo Furlan, la quale è tra gli accusatori dei giovani. «Il quadro delle persone coinvolte può ulteriormente allargarsi», ha detto il procuratore lasciando in serata il palazzo di giustizia. Giovare e Mariotti ALLE PAG. 4 E 5 ROMA. Prodi (nella foto con il premier spagnolo Aznar a Venezia) sostiene che sulle privatizzazioni il governo può «contare su una convergenza molto ampia», aprendo al Polo. Bertinotti replica: cercare appoggi «sarebbe un suicidio». Meli, Masci e Tiberga ALLE PAG. 6 e 7 PARIA IL PIOVANE

Luoghi citati: Piacenza, Roma, Venezia