Sofìa, il governo bara sulle elezioni
i socialisti accettano il voto anticipato, ma spostano la consultazione a fine autunno i socialisti accettano il voto anticipato, ma spostano la consultazione a fine autunno Sofìa, il governo bara sulle elezioni L'opposizione: non ci arrendiamo Re Simeone vorrebbe le urne subito Si è fatto tutto da solo: la casupola, i mobili, gli zoccoli, la riserva di yogurt (eccezionale), carne essiccata (un po' meno), minio. Tutto, tranne i due ritratti sbiaditi sul muro: Gesù Cristo e Todor Zhivkov, per 35 anni segretario generale del partito comunista. Dice che il primo lo ama, il secondo lo rimpiange, «per quel che ha l'atto per la Bulgaria e il suo villaggio». Qui a Pravez, mille disoccupati, dieci nuovi ricchi e 3990 poveri, Zhivkov è nato, «da un misero conciatore di pelli», e ha dato ai bulgari i primi motivi di diffidare di lui, fondando la «società dei morigerati» che ancora oggi riunisce gente che non fuma e non beve. Il signor Dotko Karailanski certo non ne fa parte, a giudicare dalle botti di rakia (grappa di prugne) e vino che L'ultima manifestazione nella capitale bulgara Sotto, il nuovo presidente eletto Petar Stoianov so termine che gli studenti riservano ai postcomunisti, «mafia»), e per i nuovi ricchi, tutti «mafiosi». «Noi mafiosi? E' un po' troppo. Diciamo intraprendenti. Vuol sapere quali sono le attività per arricchire oggi in Bulgaria? Agenzie di viaggio: bravissimo a falsificare le date dei biglietti aerei. Casinò, bingo e club privati. Anche lui si è fatto tutto da solo: Mercedes, telefonino, agenda elettronica, gilet di cachemire, moglie straniera, conto in banca (straniera), e anche una banca tutta sua. «Ma non con questi mezzucci. Onestamente», garantisce, ordinando il miglior Cabernet dalla carta dei vini di un ristorante alla moda, «Lukiano», legno chiaro e camerieri con papillon. Anche lui ha i baffi bianchi, ma, contrariamente al signor Dotko, chiede l'anonimato. E' ricco da quando, con altri soci, ha partecipato alla ripartizione dei fondi della Banca centrale, avvenuta nel '90, quando il governo tentò di far nascere un sistema di banche private. Molte sono fallite, altre, come la sua, hanno prosperato. Certo, occorre essere «intraprendenti». Sfruttare le occasioni giuste. (Ad esempio, l'altalena del lev. Si fa così. Un giorno la mia banca chiama tre uffici di cambio, dicendo che ha bisogno di un milione di dollari. Ovviamente nessun bureau ha tutti quei soldi. Allora comincia a chiederli agli altri. Scatta la corsa al dollaro, che quel giorno può salire da 500 a 600 lev. Allora noi, che un milione di dollari l'abbiamo davvero, lo vendiamo, e abbiamo guadagnato il 20%. In 12 ore. Altri mestieri giusti? Mediatori di derrate agricole: fanno scorta di grano nei periodi magri, come questo, e lo rivendono al dettaglio a prezzi tripli, oppure lo esportano in Serbia. Assicuratori: soprattutto quelli che hanno buoni argomenti per indurti a stipulare la polizza con loro. Dopo la firma accadono miracoli, anche che la compagnia restituisca l'auto sparita, che magari ha fatto rubare lei. Creda a me, non alle statistiche: la Bulgaria non è poi cosi povera. E' vero, circola poco denaro, almeno legalmente. Ma i contadini non ne hanno mai avuto molto bisogno». SOFIA. Il partito socialista bulgaro e i suoi alleati sono disposti ad anticipare le elezioni legislative, ma non prima del prossimo autunno. Dopo un incontro con il leader conservatore Ivan Kostov, il dirigente socialista Gheorghi Parvanov ha definito «prive di senso e serietà» le richieste dell'opposizione volte a ottenere che si vada al voto al più tardi in primavera. «Abbiamo tutti gli argomenti giuridici, economici e politici per insistere affinché le elezioni si tengano a fine anno», ha dichiarato Parvanov anticipando che nel giro di un paio di giorni il suo partito presenterà una serie di misure contro la crisi economica sicuramente accettabili per l'opposizione. Il pacchetto potrebbe essere pronto già prima di martedì, giorno in cui il presidente Zelhiu Zhelev, conservatore, passerà le consegne al suo compagno di partito Petar Stoianov, vincitore delle elezioni di novembre. Ed anche ieri per l'undicesimo giorno consecutivo, migliaia di persone hanno manifestato a Sofia contro la dirigenza socialista al potere per le elezioni anticipate. «Bulgaria, non ti arrendere», «Via la spazzatura rossa», «Elezioni, elezioni» hanno scandito a lungo gli oltre trentamila manifestanti. Frattanto il re esule Simeone II è sceso in campo nella crisi politica a fianco dell'opposizione anticomunista con un appello alla convocazione in tempi brevi di elezioni anticipate: «Più tempo viene perso in queste disonorevoli discussioni e più a lungo vengono rinviate le elezioni anticipate, maggiori sono le possibilità che la crisi porti a ripercussioni imprevedibili». [AdnKronos-Agi-Ansa]
Persone citate: Gesù, Ivan Kostov, Parvanov, Re Simeone, Todor Zhivkov, Zhelev, Zhivkov
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