«Il voto già a marzo» ma Major freno i tory di Fabio Galvano

Un giornale rivela: elezioni anticipate Un giornale rivela: elezioni anticipate «Il voto già a marzo» ma Major freno i tory I conservatori ormai in minoranza cercano di bloccare l'ascesa di Blair Il ministro degli Esteri Dini con Draskovic [FOTO ANSA] DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un lampo illumina d'improvviso l'orizzonte elettorale inglese. Viene dalla prima pagina del «Daily Telegraph», il giornale di più chiara fede conservatrice. Dice che i Tories si preparano a un'elezione a sorpresa -il 20 marzo, che dopo avere perso definitivamente la maggioranza parlamentare, in seguito alla morte avvenuta giovedì del deputato Iain Mills, essi riterrebbero più prudente gettarsi al più presto nella mischia della campagna politica che attendere la regolare fine del mandato, a maggio. Due ministri conservatori, ieri, hanno gettato acqua sulle fiamme di quella speculazione; ma l'Inghilterra vive, ormai, nel clima infuocato di una vigilia elettorale. La morte di Mills, improvvisa, lascia i conservatori con 322 seggi, contro 323 dell'opposizione. Sempre più importante - e condizionante - diventa per il governo Major il sostegno di 9 unionisti dell'Ulster. Il pericolo è che a tener duro fino all'ultimo, come vorrebbe Major, si rischi di subire non solo i capricci di quegli incerti alleati ma anche un eventuale voto di sfiducia architettato dai laboristi. Questo costringerebbe il governo a elezioni immediate: cosa che Major non vuole, convinto com'è che il tempo - cioè la continua ripresa economica - giochi a suo favore. I sondaggi parrebbero confermarlo. Un'inchiesta demoscopica Il premier John LONDRA ajor Gallup, pubblicata ieri dallo stesso «Daily Telegraph», rivela che fra dicembre e gennaio il vantaggio dei laboristi sui conservatori è sceso da 24 a 18 punti: 50,5% per Blair, 32,5% per Major. Di questo passo scomparirebbe in altri tre mesi. E' vero che a quest'epoca, prima delle elezioni del '92, i sondaggi davano i conservatori già in vantaggio di 5 punti; ma a tutto si aggrappa la speranza tory. Ieri il ministro della Difesa Michael Portillo ha cercato di allontanare le speculazioni di un'elezione a marzo, affermando: «John Major ha suggerito che il 1° maggio potrebbe essere la sua data preferita. A me sembra ottima». Poco dopo anche il vicepremier, Michael Heseltine, è sceso in campo: «Il primo ministro preferirebbe andare a scadenza, e io non vedo alcun motivo per cui non dovrebbe farlo». Ma alcuni fatti, citati dal «Daily Telegraph», restano: il congresso dei conservatori gallesi anticipato da giugno al 14 febbraio, due spazi televisivi anch'essi anticipati alla settimana prossima e al 13 febbraio, una massiccia campagna pubblicitaria confermata per il mese di marzo. Le elezioni a marzo, si dice, consentirebbero al governo di evitare un'elezione suppletiva nel Wirral South, resa necessaria dalla recente scomparsa di un altro deputato; una possibile sconfitta a poche settimane dal voto in tutto il Paese. Il premier John Major Fabio Galvano

Persone citate: Dini, Draskovic, Gallup, Iain Mills, John Major, Michael Heseltine, Michael Portillo, Mills

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Ulster