Bergamo, un referendum per diventare «autonomi» di S. S.

Bergamo, un referendum per diventare «autonomi» Bergamo, un referendum per diventare «autonomi» BERGAMO. Altro che oceaniche adunate sul Po o pittoresche dichiarazioni d'indipendenza nel prato di Pontida. La giunta leghista che regge la Provincia di Bergamo questa volta ha deciso di fare sul serio, e ha messo in programma un referendum consultivo per sapere se i cittadini sono d'accordo nel trasformare la Bergamasca in una provincia autonoma, sul modello di Bolzano. E che si tratti di un proposito molto concreto, e non di una generica sparata contro «Roma ladrona», lo dimostra la bozza di bilancio preparata in questi giorni dagli amministratori provinciali. In essa, infatti, è già previsto lo stanziamento di una cifra superiore al miliardo per preparare e realizzare la consultazione. «Sì - conferma l'assessore al patrimonio Sara Bonassi -: e previsto uno stanziamento per il costo di gestione del referendum, che sarà inserito nel bilancio; l'importo supera il miliardo». Secondo le previsioni dei leghisti, la consultazione popolare potrebbe addirittura svolgersi entro la fine dell'anno. Ma non è tutto. Il nuovo capitolo del bilancio provinciale - dal titolo di per sé eloquente, «Iniziative sull'autonomia» - non si ferma lì e prevede uscite addirittura per 4 miliardi. Così, siccome a Bergamo i soldi non piovono dal cielo, gli amministratori provinciali saranno chiamati a tagliare in altri settori. I bene informati assicurano che saranno cultura e assistenza a farne le spese: due miliardi in meno a ciascun assessorato e l'autonomia è bell'e che pagata, [s. s.]

Persone citate: Sara Bonassi

Luoghi citati: Bergamo, Bolzano, Pontida, Roma