«Abuso di potere, torna Telekabul» di Massimo Gramellini

Dimenticato da «Tg3-Prima serata», ma Fini difende la conduttrice: è molto capace Dimenticato da «Tg3-Prima serata», ma Fini difende la conduttrice: è molto capace «Abuso di potere, torna Telekabul» Buttiglione, «censurato», attacca l'Annunziata Storace: ci penserà la Vigilanza ma non facciamo casi personali ma della precisa volontà di estromettere il cdu da questa fase decisiva della vita politica italiana, per il ruolo di raccordo svolto da Buttiglione sia all'interno del Polo che nei rapporti tra Polo e Ulivo». Tra gli alleati del Polo, a pronunciarsi è solo An: «L'inconcepibile esclusione di Buttiglione - dichiara Urso - conferma purtroppo che al di là delle belle parole e degli impegni formali la Rai dell'Ulivo non perde occasione per fornire al telespettatore una visione distorta, incompleta e manichea di tutto ciò che non si identifica con l'attuale maggioranza di governo». A parere del cdu, sarebbe, questa, «una nuova tappa nella gestione antidemocratica dei media da parte della signora Annunziata verso la manipolazione totale dei mass media». Eh già: perché fra Buttiglione e Annunziata la ruggine risale a quando «ha trasformato in diretta da Piazza San Giovanni la manifestazione del Polo in un salotto televisivo contro il Polo». Non solo: nella scorsa puntata (dedicata all'Ulivo) Tg3 Prima Serata Nelle foto da sinistra il leader cdu Rocco Buttiglione e Lucia Annunziata direttore del Tg3 aveva fatto infuriare l'escluso di turno: a essere «dimenticati» erano stati i Verdi., e il direttore Tg3 ha subito per questo un richiamo dalla commissione di vigilanza. Stavolta, incredibilmente, il presidente della commissione Francesco Storace frena: «La protesta del cdu è certo fondata, però il problema non è Annunziata ma il vertice dell'azienda, sordo ad ogni richiamo sul problema del pluralismo. E' sbagliato personalizzare il confronto». Storace mercoledì sottoporrà alla commissione la richiesta di audizione del direttore del Tg3, ma insiste: «I direttori non rappresentano un problema. Si può anche stabilire che possono restare in carica tre anni, per risolvere il problema della stabilità ma nello stesso tempo varare delle regole. Il problema è che su troppi argomenti il vertice Rai non ha risposto». Sulla stessa linea il leader di An, Gianfranco Fini: «Io, lo dico senza alcuna ironia, ho stima per la Annunziata. La considero una giornalista capace. Temo che il circo tv, perché il problema non riguarda solo Prima serata, si sia avviato su una strada che rischia di non piacere più agli italiani. Sarebbe meglio fare trasmissioni molto più semplici, con al massimo due politici, sennò diventa un caravanserraglio». La prossima volta sarà «dimenticato» pure Casini? Raffaella Silipo una rivelazione: «Si può pensare di tenere inchiodate le persone ad ascoltare cose che hanno un interesse prossimo allo zero per la maggioranza degli italiani?». Il fatto è che per poter dire anche lui quelle «cose di interesse prossimo allo zero» Buttiglione stava facendo cagnara da mezz'ora. E che l'ultimo sottosegretario grida al golpe se appena gli sfumano una dichiarazione di sette minuti netti dentro un tg di mezz'ora. Certo, sarebbe meglio se Lucia Annunziata si ricordasse di essere diventata la Annunziata saltando sugli elicotteri dei marines e non fra i divani di Montecitorio: chi ha studiato da Peter Arnett non può essere Bruno Vespa. Ma l'ultimo a poterle fare la predica è proprio Fini. L'unica volta in cui ha parlato di cose concrete in tv è stato in un «Costanzo show» del '93. Si discuteva dell traffico a Roma e il candidato sindaco Fini propose di trasformare piazza Argentina, una delle più antiche di Roma, in un garage per i pullman dei turisti. A noi no, ma a lui forse conviene che si continui a parlare di Bicamerale. Massimo Gramellini

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